Perugia, alcol e violenze: la mappa dei luoghi del centro dove si muovono le baby gang

Perugia, alcol e violenze: la mappa dei luoghi del centro dove si muovono le baby gang
Un freno. Da mettere il prima possibile. Perché, anche se si entra in un perioo dell’anno in cui storicamente certi eccessi legati alla movida subiscono un...

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Un freno. Da mettere il prima possibile. Perché, anche se si entra in un perioo dell’anno in cui storicamente certi eccessi legati alla movida subiscono un rallentamento dovuto alle vacanze, le violenze e l’allarme sociale che stanno generando sono comunque alte.


Per questo i carabinieri, diretti dal capitano Tamara Nicolai, sono al lavoro senza sosta per sul fenomeno baby gang.. Che se da un lato non sembrano avere, ancora, la struttura e la complessità di quelle attive soprattutto al nord Italia, da un altro non possono rappresentare un’emergenza vista l’escalation di comportamenti violenti e criminali messi in atto nelle ultime settimane.
È storia, e cronaca, dei giorni in cui la musica jazz e decine di migliaia di persone invadevano il centro storico: la presenza di almeno due-tre gruppi di ragazzini non è passata inosservata in quanto molesta e in alcuni casi violenta. In quei giorni si sono registrate infatti risse fra gruppi e violenze ai danni di coetanei, con giovanissimi picchiati e derubati, fino alla rapina subita da un ristoratore che, dopo aver chiuso la propria attivtà in acropoli, è stato accerchiato, aggredito e derubato i collana e altri oggetti d’oro da una banda di giovanissimi che si è trovato di fronte alle prime ore del mattino.
La necessità di porre un freno nasce non solo da fatti oggettivamente gravi e violenti, ma anche dal fatto che tali fatti non sembrano rappresentare un unicum quanto invece una spirale di violenza continua.
E chissà che nell’opera di individuazione di questi gruppi, che potrebbe essere anche molto avanzata, non possano aver svolto alcune segnalazioni da parte di residenti e commercianti che potrebbero aver incrociato le indagini già in corso da parte dei carabinieri.
Testimonianze che collocano le aree più delicate dell’acropoli sotto questo profilo nell’area compresa tra i giardini del Pincetto, punto di arrivo del minimetrò in centro ma anche punto di salita da via XIV Settembre (altra zona considerata di grande frequentazione di queste bande giovanili) fino a via Oberdan e la sottostante parte alta di Corso Cavour. Ma anche in piazza Matteotti la situazione è tutta da monitorare, come testimonia la maxi rissa che esplose al termine della prima sera di Umbria jazz e che vide coinvolti due gruppi di giovani.
Secondo quanto si apprende, tali segnalazioni potrebbero dunque aver fornito elementi molto utili ai militari dell’Arma.

Ma c’è un altro aspetto da non sottovalutare, quello cioè relativo al consumo di alcol da parte di questi gruppi di ragazzini che in molti casi viene definito «senza freni». Se da un lato, il “trucco” di far comprare bottiglie di alcolici di ogni tipo a chi nel gruppo è maggiorenne e quindi può farlo è cosa nota e risaputa da tanto tempo, dall’altro lato il sospetto che qualche commerciante (non necessariamente in queste zone) si volti dall’altra parte rispetto all’età dei clienti è un altro elemento segnalato alle forze dell’ordine. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero