PERUGIA - Il volo è quasi finito. Gli irriducibili sono pronti a battere le mani, le mamme già sistemano le borse e i ragazzi riprendono in mano i telefoni spenti. La vacanza a...
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Il racconto della paura in volo lo fa Tommaso Morettini, presidente dell'associazione Perugia non è la capitale della droga. A bordo, insieme a tantissimi perugini, del volo Ryanair partito dall'aeroporto San Francesco in direzione Stansted. «L'aereo era pienissimo mercoledì - spiega Morettini - ed eravamo quasi arrivati. Stavamo per toccare terra, quando una ventata fortissima ha fatto sballonzolare tutto l'aereo. Che si è spostato di lato, mentre la pista si avvicinava».La sua testimonianza parla di quegli attimi di terrore, pochi istanti ma in cui davvero ti deve passare la vita davanti. Con l'aereo ancora in volo e la pista così vicina. Così vicina eppure non più parallela alla discesa di un aereo stracolmo.«L'aereo ha come svirgolato di lato - prosegue Morettini - proprio mentre era prossimo all'atterraggio. Il comandante è riuscito all'ultimo istante a rimetterlo dritto senza farci uscire fuori pista. Ma, da dentro, ce la siamo vista proprio brutta».
L'aereo, con la hostess che avrebbero comunque tranquillizzato i passeggeri visibilmente provati dalla quell'infausto e pericoloso colpo di vento, è infatti riuscito ad atterrare. Anche se certamente non in maniera “morbida”.Un sobbalzo, la botta e poi finalmente la sensazione delle ruote che hanno fatto presa sull'asfalto della pista. Una paura di pochi, interminabili secondi, ma i postumi sono stati anche peggiori. A bordo, infatti, c'erano anche diversi bambini e per qualcuno di loro quella svirgolata non è stata un bel ricordo: la paura è stata tale che un bambino è stato colto da violenti conati, rigurgitando appena toccato terra. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero