PERUGIA - Ufficio Scolastico Regionale, Istituto Comprensivo Perugia 5 e Azienda Ospedaliera hanno sottoscritto ieri una convenzione per la regolamentazione e promozione della scuola in ospedale. Il documento mette in evidenza il ruolo rilevante dell’attività didattica nel percorso di cura. Tra le finalità, figurano il potenziamento dell’offerta formativa dei servizi di istruzione ospedaliera nelle strutture di Oncoematologia pediatrica e Pediatria e il coordinamento degli interventi sanitari, sociali e scolastici per assicurare un sistema di presa in carico globale del minorenne malato. Le esperienze in atto da molti anni al Santa Maria della Misericordia con la scuola dei Coniglietti bianchi «hanno dato un aiuto decisivo per il reinserimento a scuola degli studenti con patologie e sottoposti a cicli di cura periodici, dando un contributo alla prevenzione e al recupero della dispersione scolastica dovuta alla malattia». È stato sottolineato a margine della firma del documento da parte del direttore dell’Usr Sergio Repetto, del dirigente dell’Ic 5 Fabio Gallina, di Giuseppe De Filippis direttore generale dell’Azienda ospedaliera e del vicesindaco Gianluca Tuteri. «Con la convenzione garantiamo il diritto all’istruzione a ragazzi in cura ospedaliera o domiciliare supportandoli nel loro percorso di recupero psico-fisico e combattendo la dispersione scolastica», ha detto Repetto. «L’azione coordinata delle istituzioni permetterà ai professionisti della scuola e ai sanitari di lavorare sempre meglio nell’ottica di una programmazione triennale». Il preside Gallina ha ricordato che «da oltre 30 anni siamo presenti all’ospedale con il nostro personale docente,  rappresentando una avanguardia educativa nel territorio nazionale». De Filippis ha sottolineato che «le maestre sono una colonna portante dell’accordo che abbiamo firmato». «Noi come Comune di Perugia – HA AGGIUNTO Tuteri - siamo convinti dell’importanza del rapporto tra educazione e salute, ci sono studi scientifici che dimostrano come i bambini  tra i 3 e i 5 anni che frequentano precocemente la scuola, all’età di trent’anni hanno una diminuzione del rischio cardio vascolare del 37%, quindi l’istruzione a favore della buona salute».