Perugia, per la pulizia delle forazze e dei tombini ostruiti il Comune si affida ai privati

Perugia, per la pulizia delle forazze e dei tombini ostruiti il Comune si affida ai privati
PERUGIA - Il Comune, in fatto di manutenzione delle strade, si muove...

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PERUGIA - Il Comune, in fatto di manutenzione delle strade, si muove sul delicato tema della pulizia di forazze e dei tombini. Per risolvere le criticità riscontrate in varie zone del territorio comunale, gli uffici di palazzo dei Priori hanno affidato l’incarico ad una realtà esterna. La novità emerge da una determinazione dirigenziale dell’unità operativa Manutenzioni del Comune. Sul piatto, per «la fornitura del servizio di pulizia, disostruzione di pozzetti stradali con caditoie e di tubazioni fognarie per acque meteoriche presenti nel territorio» sono finiti intanto 30.500 euro. A mettere mano alle forazze ostruite nella rete stradale di competenza del Comune, che misura circa 630 chilometri, sarà una ditta locale, di Collazzone. Nel dettaglio il servizio prevede, come riporta l’atto, principalmente nella «pulizia, disostruzione o stasamento di pozzetti stradali con caditoie e di tubazioni fognarie per acque meteoriche, anche mediante lavaggio ad alta pressione o uso di agente disinfettante, di qualsiasi diametro e per una lunghezza di metri due dal pozzetto». Di forazze ostruite si è parlato proprio ieri in commissione Assetto del territorio di palazzo dei Priori su impulso di un ordine del giorno di Francesco Zuccherini (Pd), respinto con 8 voti contrari e 4 a favore. Entrando nel merito della questione l’assessore ai Lavori pubblici Otello Numerini, ha riconosciuto che il servizio di pulizia resta una criticità «da quando, in base alle indicazioni di Arera, non può più rientrare nel perimetro del servizio di igiene ambientale svolto da Gesenu». Così il Comune ha dovuto affidare l’incarico. L’attenzione, secondo quanto già emerso nelle scorse settimane, sarà inizialmente puntata sulle zone della città dove si sono registrati maggiori disagi durante le piogge più intense. Come l’area di via Pellas, ad esempio, oppure il quartiere di San Marco. Ma c’è da immaginare che interventi di pulizia, dopo un deciso giro di vite per garantire decoro e funzionalità nelle aree più critiche, serviranno in tutta la città, visto che la mappa delle segnalazioni fatte dai cittadini interessa praticamente ogni quartiere. Anche in centro, a partire da piazza Italia dove, solo per fare un esempio, ci sono forazze ostruite da mesi. La necessità di esternalizzare il servizio è in qualche modo legata anche all’aspetto delle risorse del cantiere comunale, altro tema discusso ieri. Lo stesso Numerini ha ricordato che «quanto alle assunzioni per il cantiere comunale, dal 2009 al 2014 sono state 9; nella scorsa consiliatura 2 e in questa consiliatura 23, con uno sforzo significativo rispetto alle ultime due consiliature. Un tentativo di potenziamento è stato dunque fatto».

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Il Messaggero