Perugia, furti nelle isole ecologiche preso l'uomo che ruba il ferro

PERUGIA - Da due mesi i responsabili delle isole ecologiche della Gesenu segnalavano alle forze dell'ordine ripetuti furti di batterie, olio usato e materiale ferroso,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI

159,98€

40€
Per 2 anni

SCEGLI ORA

OFFERTA MIGLIORE

ANNUALE

79,99€

19€
Per 1 anno

SCEGLI ORA

MENSILE

6,99€

1€ AL MESE
Per 6 mesi

SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE

MENSILE

6,99€

1€ AL MESE
Per 6 mesi

SCEGLI ORA

ANNUALE

79,99€

11,99€
Per 1 anno

SCEGLI ORA

2 ANNI

159,98€

29€
Per 2 anni

SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PERUGIA - Da due mesi i responsabili delle isole ecologiche della Gesenu segnalavano alle forze dell'ordine ripetuti furti di batterie, olio usato e materiale ferroso, portati via dalle discariche di San Marco, Ponte Felcino, Collestrada e Sant'Andrea delle Fratte: qualche notte fa, i carabinieri della stazione Fortebraccio hanno arrestato un romeno di 29 anni, ora agli arresti domiciliari. I militari - riferisce l'Arma di Perugia - si sono appostati per ore nei pressi dell'isola ecologica di Cenerente-San Marco, finchè non è arrivato un furgone con targa romena e due persone a bordo. Uno degli occupanti è sceso e ha tagliato la recinzione dell'impianto, è entrato e ne è uscito con materiale ferroso, caricandolo sul furgone. A questo punto i carabinieri hanno bloccato i due (uno era minorenne), accertando che avevano portato via 23 batterie di auto, due cassette di attrezzi di lavoro con all'interno circa 200 utensili da lavoro (chiavi inglesi, chiavi a bussola, martelli, cacciaviti) per un valore commerciale superiore ai 3.000 euro circa. Il romeno arrestato era stato accusato in passato anche di furti ai danni di altre isole ecologiche di Perugia. Il minorenne che era con lui è stato denunciato.

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero