Perugia, a Fontivegge botte nello spaccio illegale di alcol

Un controllo a Fontivegge
PEEUGIA  Oltre il sangue sul pianerottolo. Oltre la rissa e la paura. Quello che è accaduto nella serata di sabato a Fontivegge è un concentrato di situazioni...

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PEEUGIA  Oltre il sangue sul pianerottolo. Oltre la rissa e la paura. Quello che è accaduto nella serata di sabato a Fontivegge è un concentrato di situazioni illegali, sinonimo di come in questa parte di città la convinzione di balordi e criminali di strada sia quella di poter fare ciò che pensano, indipendentemente da regole e divieti.


I fatti, anzitutto. Come raccontato dal Messaggero di ieri, nel tardo pomeriggio di sabato i carabinieri sono intervenuto in un condominio nella zona di via Mario Angeloni a seguito della chiamata per una violenta lite, con botte, sangue lungo le scale e trambusto generalizzato. Una volta sul posto, i militari intervenuti hanno trovato gli operatori del servizio sicurezza e portierato dell’agenzia One già all’opera per riportare la calma nell’appartamento e in tutto il piano.
Lo scenario, secondo quanto si apprende, è quello di una violenta lite tra un uomo e una donna alimentata dall’abbondante consumo di alcol nel corso di un festino all’interno dell’appartamento in cui erano presenti altre persone. Che, nel momento in cui la situazione è sfuggita di mano, hanno cercato in tutti i modi di nascondersi ed eclissarsi per evitare l’identificazione da parte dei carabinieri.
Le questioni legate alla lite, nonostante la violenza e le urla che arrivavano dall’appartamento, si sono velocemente esaurite. Ma è quello che gira intorno a quell’appartamento a gettare una luce inquietante sotto il profilo della sicurezza e del rispetto delle regole, non solo condominiali.
Anzitutto, quell’appartamento a detta dei residenti è uno degli spacci illegali di alcol nella zona della stazione. Va ricordato come una stringente ordinanza del sindaco Romizi qualche mese fa ha avuto come conseguenza che dal pomeriggio fino alle sei della mattina successiva la vendita d’asporto di alcol è vietata. Una decisione evidentemente presa per aumentare la sicurezza e diminuire il degrado nel quartiere, cui qualcuno ha risposto dando vita a dei veri e propri covi di “spaccio” di alcolici assolutamente illegali, con via vai di persone, tra cui anche ragazzini, in alcuni appartamenti proprio per acquistare bottiglie di alcolici e super alcolici e in questo modo aggirare l’ordinanza.

Ma c’è di più e lo racconta Lorenzo Brunetti, guardia giurata e tra i residenti più attivi a Fontivegge nel segnalare degrado e situazioni di insicurezza: «Nello stesso appartamento nell’aprile 2021 ebbe inizio un festino sempre a base di alcol, legato indirettamente ad un fatto di cronaca molto grave in cui perse la vita una persona per overdose». Una donna, per l’esattezza. Madre di due bambini. In questo come in altri casi, dito puntato da tutti contro i proprietari e la non attenzione nell’affittare gli appartamenti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero