Perugia, disagi per gli autisti dei bus: «Strisce invisibili in strada e vegetazione che invade la corsia». Ecco l'ultima mappa del rischio

Segnaletica orizzontale invisibile e vegetazione che invade la corsia: i problemi segnalati dagli autisti dei bus a Perugia
PERUGIA - Strisce diventate letteralmente invisibili, soprattutto per quanto riguarda le corsie preferenziali. Ma c’è anche il tema della vegetazione sporgente,...

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PERUGIA - Strisce diventate letteralmente invisibili, soprattutto per quanto riguarda le corsie preferenziali. Ma c’è anche il tema della vegetazione sporgente, al punto da costringere l’invasione della corsia opposta, con il conseguente rischio di incidenti. Ruotano attorno a questi due temi le ultime segnalazioni degli autisti del servizio di trasporto pubblico in città, che alzano nuovamente la voce su alcune criticità riscontrate mentre sono alla guida degli autobus. Criticità che, come noto, si accostano a quelle relative al nodo della sosta selvaggia che spesso costringe gli autisti a fermarsi per mancanza di spazio.

LA SEGNALETICA Dalle segnalazioni, rimbalzate anche nelle chat degli autisti, spunta una vera e propria mappatura delle zone critiche in fatto di segnaletica orizzontale su cui serve un giro di vite. L’aspetto delle corsie preferenziali, cioè quelle ad appannaggio dei bus, riguarda l’asse di via Pinturicchio (dall’arco Etrusco a Porta Pesa) e via Pellas (dall’incrocio con via Fonti Coperte a scendere). In lista finisce pure il tratto di via Campo di Marte, direzione via della Pallotta, fino all’altezza del semaforo a chiamata all’incrocio con via Palermo. Sotto osservazione ci sono anche i punti di sosta antistanti le fermate, quelle parti di strada destinata alla sosta e manovra degli autobus in corrispondenza  alla palina. La segnaletica è diventata un lontano ricordo, ad esempio, a Ponte Felcino in via Mastrodicasa, di fronte al distretto sanitario della Asl Umbria 1. Appello anche per Monteluce, in via Brunamonti, a pochi passi dallo slargo di ingresso dell’ex ospedale. Segnalazioni ci sono anche riguardo la segnaletica ordinaria: fra i punti critici c’è la mancanza di strisce lungo la galleria Kennedy, al momento totalmente “scoperta”.

IL NODO PIANTE Risulta ancor più estesa, con casi sia in città che nella prima fascia della periferia, la lista di segnalazioni relative alla vegetazione che invade la carreggiata costringendo gli autisti a scostarsi pericolosamente dalla destra. La richiesta di interventi passa per strada di Montevile, in maniera particolare nel tratto in prossimità dell’ingresso del cimitero di Monterone. C’è poi strada Perugia - Ponte Valleceppi, sempre in direzione del cimitero e Casaglia, nel tratto compreso dalla fine delle mura del cimitero alla semicurva di fronte alla struttura ricettiva di zona. Problemi poi nel tratto in salita fra l’ingresso di via delle Orchidee e via del Trifoglio e nell' ultimo tratto prima dell’intersezione con via della Montagnola. Problemi pure a Ponte d’Oddi, nel tratto a confine con San Marco (zona via Pesenti) e lungo strada dei Lambrelli direzione Ponte Rio - Monteluce, poco prima dell’innesto con via Eugubina. Più in città segnalazioni su via Pellas direzione via XX Settembre.

L’APPELLO Tutte le segnalazioni sono state raccolte dalla Fit-Cisl Umbria che ha scritto a Comune e polizia locale parlando di «alcune criticità nelle strade del territorio che a nostro avviso richiedono un vostro intervento per garantire la sicurezza stradale durante il passaggio degli autobus di linea». In particolare riguardo alla segnaletica orizzontale il sindacato parla di una mancanza che «genera negli utenti della strada confusione o comunque comportamenti scorretti e pericolosi che danno luogo a situazioni di potenziale pericolo a cui vengono esposti gli operatori di esercizio». Sul tema della cura del verde, gli interventi sono segnalati come importanti per evitare gravi incidenti (nel caso di un autista costretto a spostarsi troppo a sinistra) e danneggiamento dei mezzi e rischi per gli utenti (quando si tiene troppo la destra e si rischia l’urto con alberi e rami sporgenti). I problemi, come detto, si sommano a quelli più frequenti relativi alla sosta selvaggia. Dal centro fino all’ospedale, sono continui i disagi per gli autisti che si trovano la strada sbarrata. Un tema che, al pari degli altri, più volte è stato oggetto di proteste e appelli per i controlli.

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Il Messaggero