Perugia, debiti con il Comune Consiglieri comunali a rischio decadenza

Una seduta del consiglio comunale
PERUGIA - La bufera è sul punto di esplodere. Il fuoco si muove sotto la cenere di palazzo dei Priori, ma ormai il dato è certo: sono in corso accertamenti da parte...

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PERUGIA - La bufera è sul punto di esplodere. Il fuoco si muove sotto la cenere di palazzo dei Priori, ma ormai il dato è certo: sono in corso accertamenti da parte della segreteria generale guidata da Francesca Vichi sul rischio decadenza di un pungi di consiglieri comunali. Che non avrebbero saldato debito nei confronti del Comune. Sotto la lente sono finiti almeno cinque casi e non vengono risparmiati i gruppi di Forza Italia e del Pd. Più gli accertamenti riguardano alcuni monogruppi.

Sono cinque i casi considerati spinosi e ci sarebbe anche un assessore che però avrebbe sanato la situazione.
Tutto nasce nelle scorse settimane, a cavallo del Ferragosto. Quando un consigliere comunale sull’onda di quello che era successo a Terni, ha presentato un accesso agli atti per conoscere se ci fossero situazioni di morosità di consiglieri comunali nei confronti del Comune. Situazione che porterebbe alla decadenza della carica. E non solo, visto che ogni eletto firma un’autocertificazione al momento di accertare la candidatura e dopo l’eventuale elezione per cui ci sarebbe un falso.
I primi accertamenti hanno riguardato la tassa sui rifiuti in tutte sue declinazioni avvenute del corso degli anni. E in questi giorni è in fila l’accertamento che riguarda le violazioni cl codice della strada. Ma le verifiche riguarderanno anche i contenziosi ambientali e i servizi comunali legati alle scuole, cioè trasporti e mense.
Se si arriverà all’incompatibilità o chi è in ritardo con i pagamenti metterà mano al portafogli e chiuderà il caso si saprà nei prossimi giorni. Un primo passaggio chiave è la conferenza dei capigruppo che il presidente del consiglio Leonardo Varasano (Forza Italia) ha convocato per lunedì prossimo alla ripresa dell’attività istituzionale dopo la pausa estiva.
A palazzo dei Priori c’è tensione da giorni. Non appena il tam-tam ha acceso i riflettori sull’accesso di richiesta agli atti di un consigliere comunale che ha voluto vederci chiaro proprio in relazione ai fatti di Terni. Nei mesi scorsi già il Movimento Cinque Stelle si era mosso per chiedere verifiche e arrivare a chiedere una compensazione tra eventuali debiti e il gettone di presenza che vine incassato dai consiglieri comunali in modo da non farci rimettere il Comune due volte. Ma la richiesta è rimasta ferma in commissione e ancora non è stata discussa.

Adesso l’accelerazione con gli accertamenti degli uffici che, in base alla richiesta fatta per l’accesso agli atti, riguarderebbero un periodo limitato di tempo. È ovvio che la partita riguardi anche gli atti votati da chi è in odore di decadenza e incompatibilità se no venisse sanata la situazione. Scenario che porterebbe anche all’ingresso in consiglio comunale dei primi dei non eletti delle liste a cui appartengono i consiglieri comunali morosi. Chissà se cambiando gli equilibri dopo lo spezzatino che si è determinato nel corso della legislatura che arriverà alla conclusione la prossima primavera. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero