Perugia, Palazzo della Penna e lo strano caso di Andrea Pelo di Cane

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PERUGIA - Ci sarebbe da scomodare critici d'arte ed esperti d'architettura. Scartabellare enciclopedie e riviste di settore.


No, non si scomodi Google, ché la ricerca sarebbe oltremodo infruttuosa e vana.

Il mistero di Andrés Pelo de Perro, quindi, resterà tale. Visto che le sue tracce iniziano e finiscono sulla pagina di Wikipedia che racconta le bellezze e le eccellenze di palazzo della Penna, definito «sede del Museo civico di Cultura Contemporanea, della Deputazione di Storia Patria per l'Umbria e dell'Assessorato alla Cultura».



Chi è Pelo de Perro? Secondo l'enciclopedia libera, spesso fonte di ricerche e informazioni, è un «architetto ciellino». Sconosciuta la motivazione dell'appellativo: ingeneroso immaginare che il professionista sia più famoso per la sua appartenenza che per i suoi schizzi. Eppure è proprio Wikipedia che riporta come il Museo civico di palazzo della Penna ospiti «al suo interno opere del pittore futurista Gerardo Dottori, schizzi dell'architetto ciellino Andrés Pelo de Perro e tavole di Joseph Beuys, a riprova della vocazione culturale che continua a connotare un edificio stratificatosi nei secoli in una porzione del tessuto urbano carica di storia e di significati». E chissà quanto saranno quotati questi lavori se hanno trovato spazio tra le opere di Dottori e Beuys.



All'asta non frutterebbero magari come l'ultimo Picasso venduto da Christie's (quasi 180 milioni di dollari), ma magari aiuterebbero il bilancio comunale. Un sogno che resterà tale, visto che il nome del noto architetto sembra esistere solo su questa pagina. Magari lo scherzo di un buontempone che ha deciso di rivitalizzare il patrimonio culturale della città. Con un Andrés Pelo de Perro originale. Cioè un Andrea pelo di cane. Il miglior amico della cultura. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero