PERUGIA - Cari avvocati, cancellieri e magistrati, fate attenzione: il consiglio è di allenarvi a fare le scale, potreste rimanere incastrati nell’ascensore. Non...
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Corte d’Appello. L’avviso - un foglio fotocopiato affisso con del nastro adesivo - recita testualmente: «É consigliabile non usare gli ascensori. Non è stato rinnovato il contratto per la manutenzione in assenza di autorizzazione ministeriale». Il cartello fa riferimento al funzionamento dei due ascensori che dal pian terreno dell’edificio in piazza Matteotti salgono e riscendono fino al terzo piano e agli ascensori che fanno il tragitto dal secondo piano al meno cinque. Un bel po’ di dislivello percorso ogni giorno da faldoni, fascicoli e soprattutto da tante persone. Qualcuno, con un pizzico di ironia e forse pure con una buona dose di rabbia, ha aggiunto una parola a penna proprio sul cartello: «Pagate». L’edificio appartiene al Comune, ma a gestirlo sono gli enti dell’amministrazione giudiziaria e il Ministero citato nell’avviso si presume sia quello della Giustizia. In buona sostanza un bel groviglio burocratico che alla fine è arrivato a produrre soltanto il «consiglio» a non adoperare l’ascensore. Dal punto di vista delle regole, una soluzione abbastanza fantasiosa. Un po’ come dire che, si sa, il ciabattino spesso si ritrova ad andare in giro con le scarpe rotte. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero