Perugia, mille dipendenti comunali rischiano di andare in ferie senza il premio di produttività

Gli uffici comunale di palazzo Grossi
Ormai il premio di produttività liquidato come da tradizione nelle busta paga di giugno, è diventato un sogno. L’ultima volta è successo nel 2017....

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Ormai il premio di produttività liquidato come da tradizione nelle busta paga di giugno, è diventato un sogno. L’ultima volta è successo nel 2017. Adesso ci sono mille dipendenti comunali che aspettano notizie e sperano di trovare in busta paga quei fondi il 27 luglio, come è stato comunicato ieri in via informale ai sindacati aziendali.


Ieri i dirigenti hanno chiuso l’operazione pagelle, cioè hanno assegnato i voti che danno il peso della produttività. In media, almeno rispetto agli altri anni, arriveranno mille euro lordi in busta paga che aiutano ad andare in ferie un p’ più sollevati. Magari a più d’uno servono per pagare una fetta delle ferie. Il 27 luglio è la sottolinea linea rossa della promessa, dovesse incepparsi qualche cosa nel delicato meccanismo di pagelle, voti, possibili contestazioni e nuova piattaforna con cui sono valutati i dipendenti, il tutto potrebbe slittare di un altro mese arrivando a fare più pesante la busta paga di agosto. Con una particolarità: ancora non ci sono iniziate le trattative sul montepremi che i dipendenti devono vedersi assegnato in base alle valutazioni dei dirigenti.
Sono state settimane calde con giorni infuocati in corrispondenza con l’alzarsi delle temperature. Lunedì la Rsu (Cgil, Cisl, Uil, Csa, Cse e Confsal si è riunita e mercoledì ha invitao una nota al sindaco Andrea Romizi, all’assessore al Personale Luca Merli, alla presidente della delegazione trattante Paola Panichi, ai componenti della delegazione trattante Mirco Rosi Bonci e Stefano Baldoni per chiedere un incontro e per aprire la trattativa sul fondo del salario accessorio e la sottoscrizione della distribuzione dello stesso fondo (cioè i premi)dopo gli impegni presi il 2 maggio dall’amministrazione comunale.
La replica è arrivata ieri dalla dirigente Paola Panichi che ha da una parte spiegato i termini dell’accordo sottoscritto per il triennio 2020-2022 che di fatto contiene anche il fondo integrativo non ancora pagato e dall’altra spiega che si sta accelerando il più possibile la procedure per l’erogazione dei premi. Se ieri i dirigenti hanno chiuso le valutazioni, adesso l’ufficio del personale avviserà i dipendenti che nell’area personale dell’intranet comunale c’è la singola valutazione. Se il dipendente l’accetta l’operazione viene conclusa, se la contesta si apre un confronto con i dirigenti di riferimento, fino ad arrivare al segretario generale. E questo potrebbe allungare le procedure per chiudere la partita.

La vicenda dei premi in ritardo era stata sollevata nei giorni scorsi dai rappresentanti aziendali di Cgil, Cisl e Uil, Marco Migliosi, Sonia Galmacci e Michele Lattaioli con una lettera sul filo dell’ironia che stigmatizzata ritardi e cattive abitudine prese da palazzo dei Priori nel liquidare i premi che arrivavano sempre puntuali il 27 giugno. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero