Perugia, addobbi di Natale mai pagati: tocca agli avvocati

Perugia, addobbi di Natale mai pagati: tocca agli avvocati
PERUGIA - Il non sempre placido mondo dei commercianti rischia di diventare una polveriera per il caso del Natale. Che scoppia in estate e diventa un antipasto pesante per quello...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
PERUGIA - Il non sempre placido mondo dei commercianti rischia di diventare una polveriera per il caso del Natale. Che scoppia in estate e diventa un antipasto pesante per quello che potrà essere il piano nuovo. Piano al qualche già si sta lavorando e che in Comune ha avuto almeno un faccia a faccia.

Il Consorzio Perugia in Centro ha fatto i conti, ha visto che non tornano e ha messo la partita in mano agli avvocati. Quale? Quella delle attività commerciali dell’acropoli che non hanno tirato fuori i soldi per gli addobbi delle festività 2019-2020.
A quanto risulta al Messaggero il presidente del Consorzio, Sergio Mercuri, ha dato mandato agli avvocati di far partire le lettere per il recupero crediti. Un atto tosto e pesante in un momento in cui dentro al mondo delle rappresentanze delle categorie che vivono il centro sono in atto diversi movimenti. Non ultime quello dello stesso Consorzio che sta cercando di chiudere l’operazione per far nascere una public company in cui avranno un ruolo fattivo non più e non solo le associazioni, ma i commercianti e artigiani che aprono le saracinesche nel cuore della città vecchia.
La mossa di Mercuri arriva nelle settimane in cui, a proposito di associazioni del commercio, Perusia Futura ha un po’ preso la scena. Basti pensare al video che ha invitato i perugini a riscoprire l’acropoli una volta chiuso il lockdown.
Sul fronte del Natale non pagato sarebbero una ventina le attività commerciali che non hanno onorato l’impegno di pagare per gli addobbi del centro. Una situazione che esisteva anche già per l’edizione precedente, ma su cui il Consorzio pare abbia deciso di trovare altre vie per chiudere il conto. Per l’ultimo giro, invece, sono in rampa di lancio le carte bollate. C’è chi sarebbe fuori anche si variate migliaia di euro. Una situazione molto delicata che rischia di minare anche i tentativi di trovare una linea di azione comune tra i vari operatori del centro, un centro che, secondo radio vetrina, si è un pò troppo ristretto al cuore dell’acropoli lasciando alcune fette importanti un po’ fuori dal giro. Una situazione per cui si invita anche a guardare le mosse di palazzo dei Priori.
A proposito di palazzo dei Priori. Anche il Comune deve chiudere un conto aperto con il Consorzio. Conto aperto che legato a una serie di interventi alla Rocca Paolina per consentire lo svolgimento del tradizionale mercatino di Natale. Una partita da poco meno di ventimila euro su cui palazzo dei Priori sta cercando di mettere mano dopo un’attesa che si è protratta per qualche mese di troppo.

Intanto, sul fronte delle attività commerciali, il consiglio comunale ha respinto (16 no della maggioranza contro 12 sì dell’opposizione) un ordine del giorno del centrosinistra (Partito Democratico, Idee Perugia e Rete Civica Giubilei) che chiedeva che la giunta si attivasse per azioni in favore delle attività commerciali: dalla possibilità di aumentare la superficie di occupazione del suolo pubblico, gratuito, all’eliminazione di Tosap e Tari per il periodo di chiusura delle attività, attingendo anche dalle risorse aggiuntive (3 miliardi per gli enti locali) impegnate dal Governo, oltre a prevedere una riduzione delle imposte comunali per il 2020. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero