Perugia, per rinascere un quartiere invita tutti a cena sotto le stelle

Perugia, per rinascere un quartiere invita tutti a cena sotto le stelle
PERUGIA - Cento e più persone a cena sotto le stelle, in uno scenario magico a fare da sfondo. Un parco a ridosso delle antiche mura, con i riflettori puntati su un bene...

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PERUGIA - Cento e più persone a cena sotto le stelle, in uno scenario magico a fare da sfondo. Un parco a ridosso delle antiche mura, con i riflettori puntati su un bene storico strappato al degrado (e per cui c’è un progetto di ulteriore rilancio), uno spettacolo-omaggio a Benedetto Bonfigli e una serata all’insegna dello stare insieme vivendo il proprio territorio. E’ andata in scena così giovedì la serata inaugurale di Canapina Mon Amour 2018, l’evento «per fare comunità e vivere angoli di città» promosso da Radici di Pietra, arrivato alla quinta edizione e diventato oramai una tradizione. Tradizione che guarda al futuro perché dietro al lavoro dell’associazione presieduta dall’architetto Michele Bilancia, oltre al cartellone di eventi per vivere l’estate nei luoghi più suggestivi della città c’è il sogno, anzi il progetto del parco della mura. L’intento primario è chiaro, cercare di ridare la giusta visibilità e centralità a quel grande “monumento” che rappresenta un vero e proprio patrimonio. Patrimonio di cui fa parte la chiesa a torre di San Benedetto, già stata interessata da una operazione di riqualificazione, ma per cui c’è un progetto più ampio. L’immagine simbolo è spuntata fuori durante la serata inaugurale della manifestazione, che ha radunato tante persone nel parco della Canapina, a metà delle scale mobili di viale Pellini. L’idea è quella «di restituire la giusta visibilità alla facciata della chiesa», ha spiegato Bilancia. Facciata che oggi è parzialmente coperta da un muro che, secondo il disegno mostrato, potrebbe essere “tagliato” permettendo l’accesso diretto dal parco e pure la visibilità per intero alla chiesa.

CENA E SPETTACOLO Ma se questo è stato lo sguardo al futuro, durante la serata «organizzata in un punto particolare, dove si incrociano l’anima etrusca e medievale», c’è stato anche tanto spazio per storia, cultura «e il fare comunità». Già, la serata è iniziata con una cena al chiaro di luna, con a tavola tanti cittadini, rappresentanti di associazioni, del mondo dell’università e del Comune. C’erano il sindaco Andrea Romizi, gli assessori Dramane Wagué e Teresa Severini, il consigliere Franco Ivan Nucciarelli, il rettore dell’università per Stranieri Giovanni Paciullo. Sul palco invece, allestito sotto la chiesa di San Benedetto, i protagonisti dello spettacolo In compagnia di Benedetto Bonfigli (regia Bruno Pilla), creato per sottolineare il valore identitario e unificante delle mura urbiche, andato in scena (due parti, nella prima la rappresentazione della Presa di Perugia da parte di Totila, nel secondo la Traslazione del corpo di Sant’Ercolano) con la partecipazione di Ensemble Compendium Musicum e figuranti di Perugia 1416. Secondo appuntamento il 21 luglio: i tramonti del Verzaro, con visita guidata alle mura etrusche e concerto nel chiostro dell’Accademia di Belle Arti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero