PERUGIA - Strade da mettere in sicurezza perché piene di buche e avvallamenti, erbaccia da tagliare per liberare il passaggio in tanti tratti di marciapiedi impraticabili,...
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LO SCENARIO
L’intera area, come hanno raccontato ieri residenti, fra cui Tiziano Scarponi e Roberto Rucci che si sono fatti da portavoce, soffre per problemi connessi alla viabilità veicolare e pedonale. «La più pericolosa è via Fiesole». Lì l’asfalto ha ceduto e ci sono dislivelli pericolosi sia per le automobili che per moto e scooter. Fra le crepe dell’asfalto c’è nata anche l’erba, a dimostrazione che la situazione è così da tempo. In via Montepulciano e traverse, tiene banco il tema dell’erbaccia che ha letteralmente sbarrato alcuni tratti di marciapiede. Particolarmente dissestata anche via Chiusi. E strada Borghetto di Prepo? Lì, un tratto particolarmente lungo, le criticità aumentano perché oltre alla piaga delle buche e dei dissesti dell’asfalto, c’è anche qualche tratto senza illuminazione, mancanza di guard rail, strettoie pericolose e problemi per l’alta velocità. Non a caso è stato installato un colonnino (che risulta danneggiato) per i controlli con lo speed check da parte della polizia locale.
L’APPELLO
A dare supporto ai cittadini c’è Roberta Ricci, consigliere comunale Lega, che ha favorito il sopralluogo sollecitando il sindaco lo scorso gennaio. In quell’occasione in cima alle cose da fare finì la sistemazione di via Fiesole, ritenuta anche dai tecnici del Comune particolarmente pericolosa. Ora la speranze dei cittadini è che almeno quel tratto entri in testa a quelli da riqualificare con il prossimo piano strade. Un’emergenza, quella dell’asfalto, che si porta comunque dietro altri punti dolenti. Come, tanto per fare un esempio, quello del collegamento dell’area con il trasporto pubblico. I cittadini auspicano ad un collegamento con il centro ed una maggiore copertura oraria della linea Z10, in particolare «al mattino perché ci sono molti studenti che lo potrebbero utilizzare». Questo sarà uno dei temi da affrontare dopo l’avvio dei primi lavori di sistemazione dell’area che i cittadini chiedono a gran voce dopo anni di problemi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero