Perugia, mala movida: botte e quattro in ospedale

Perugia, mala movida: botte e quattro in ospedale
Botte. Aggressioni. Nasi spaccati. Persone che finiscono la serata in ospedale e polizia al lavoro. Frammenti dell’ennesimo fine settimana che va in archivio con cinque...

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Botte. Aggressioni. Nasi spaccati. Persone che finiscono la serata in ospedale e polizia al lavoro. Frammenti dell’ennesimo fine settimana che va in archivio con cinque persone ferite e una denuncia a seguito delle follie esplose dentro e fuori i locali, ma anche per la strada.


Quattro di questi sono vittime della cosiddetta mala movida. Hanno tra cinquanta e 27 anni, sono finiti al pronto soccorso del Santa Maria della Misericordia due all’alba di sabato e altri due all’alba di domenica, e hanno tutti raccontato di aver subito aggressioni e botte da sconosciuti. Uno dei quattro feriti ha ulteriormente raccontato di averle prese indifferentemente da due balordi incrociati all’interno di un locale e a cui evidentemente è bastato molto poco per passare dagli sguardi ai fatti.
Il quinto aggredito e ferito è invece “colpevole” di aver provato ad aiutare una persona in difficoltà. Questo è quanto apprendono i poliziotti della volante quando arrivano sul posto dell’aggressione, in periferia. I poliziotti apprendono dalla vittima di aver notato, poco prima, un automobilista che procedeva con fare incerto. Preoccupato che potesse essere in difficoltà, gli aveva fatto dei segnali con il clacson e con i fari per farlo accostare e verificare le sue condizioni di salute. Il conducente però, dopo essersi fermato, ha afferrato al collo e percosso l’uomo che, prontamente, è riuscito a divincolarsi e a chiamare la polizia.
Gli agenti, a quel punto, hanno raggiunto il conducente: italiano di 39 anni, è risultato avere a proprio carico alcuni precedenti di polizia per truffa, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Ulteriori controlli hanno permesso di rinvenire anche un taglierino, del quale l’uomo non è stato in grado di fornire alcuna giustificazione.

«Con notevoli difficoltà, vista anche la resistenza manifestata durante tutto il tragitto, il 39enne è stato accompagnato in questura dove, al termine delle attività di rito, è stato denunciato per il reato di percosse, lesioni personali, porto di oggetti atti ad offendere e resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale» fa sapere la questura. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero