Perugia scopre Bologna con il Cinema sotto i portici di Melelli e Rondolini

Perugia scopre Bologna con il Cinema sotto i portici di Melelli e Rondolini
PERUGIA - Sequenze d'azione come giri turistici della città. Che entra sottopelle mentre scorrono le immagini di alcuni dei film più amati della cinematografia italiana. ...

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PERUGIA - Sequenze d'azione come giri turistici della città. Che entra sottopelle mentre scorrono le immagini di alcuni dei film più amati della cinematografia italiana.


Tutto in una dichiarazione d'amore a Bologna: quella dei film, un po' guida alternativa della città, ora saggio per raccontare l'evoluzione del cinema all'ombra delle due torri. Arriva da due perugini, lo scrittore Francesco Rondolini e il giornalista critico cinematografico Fabio Melelli autori del volume Bologna, il cinema sotto i portici (2014, Morlacchi Editore).

Il libro è stato presentato venerdì pomeriggio in una stracolma biblioteca San Matteo degli Armeni., tra lettori, curiosi e anche rappresentanti dell'amministrazione comunale, come gli assessori Teresa Severini ed Emanuele Prisco.



Perché un libro su Bologna? «Il progetto è nato dalla ricerca dell'esistente - spiega Fabio Melelli - nel quale mancava un libro sui film girati in questa città». Un excursus trasferito nelle pagine del volume, diviso in tre parti. Nella prima, di tipo saggistico, si racconta l'evoluzione del cinema a Bologna, dagli anni Dieci ai giorni nostri, dal muto al Salvatores. «La parte centrale - spiega Melelli - è invece dedicata alle testimonianze mentre nella terza proponiamo una raccolta delle schede dei film girati nel territorio comunale bolognese». I due autori si sono in effetti a ricostruire i tanti legami tra la Settima arte e il capoluogo emiliano che molti registri hanno scelto per girare anche produzioni televisive (tra le più recenti, l'Ispettore Coliandro).



Durante la presentazione, il mattatore Melelli (dopo aver ricordato la passione di Rondolini per il poliziesco italiano, tramutato nel suo ultimo libro "Maurizio Merli, il commissario dagli occhi di ghiaccio") ha ricostruito «il rapporto di Bologna con i film», facendo proiettare spezzoni di pellicole come Roba da ricchi o Piccolo mondo antico. raccontando un lavoro basato anche sulle parole dei protagonisti. Nella parte del libro dedicata alle testimonianze, infatti si trovano i dialoghi e le storie di 14 personaggi legati al grande schermo e alla città, da Piera Degli Esposti a Serena Grandi, passando per Andrea Roncato, Gianni Cavina e il comico Vito. Tra citazioni, schede e racconti, si ripercorre una filmografia fatta di oltre 140 titoli, tra produzioni cinematografiche e televisive, tra cui titoli famosi come La banda Casaroli, Fatti di gente perbene, La polizia è sconfitta, Zeder, Acapulco, prima spiaggia a sinistra o Paz!. Nel volume, i disegni originali di Luciano Bernasconi, una piantina esplicativa della città e una galleria di foto di scena e inquadratrure tratte dai film girati a Bologna. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero