Babbo Natale non scende dal tetto: per i piccoli malati arriva sulla gru

Babbo Natale non scende dal tetto: per i piccoli malati arriva sulla gru
PERUGIA - Strappa re un sorriso e riscaldare il Natale anche dei piccoli che lo devono passare in un letto di ospedale. È per...

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PERUGIA - Strappa re un sorriso e riscaldare il Natale anche dei piccoli che lo devono passare in un letto di ospedale.


È per questo che, con qualche giorno di anticipo sulle feste, un gruppo di vigili del fuoco liberi dal servizio ha fatto visita ai bambini ricoverati all’ospedale di Perugia nel reparto di Oncoematologia pediatrica portando con loro un Babbo Natale arrivato sull’autoscala dei pompieri.






«Per questi bambini affetti da gravi patologie che richiedono da parte loro tanta pazienza, specie durante le terapie, ogni giorno deve essere pieno di attenzioni e calore umano e questa visita è stato un momento certamente diverso che resterà a lungo impresso tra i loro ricordi». Con queste parole il direttore della struttura, Maurizio Caniglia, ha salutato i vigili del fuoco



La presenza dei vigili del fuoco, per i bambini, come nell’immaginario collettivo costituisce una situazione davvero particolare e per tutti loro è stata davvero una giornata diversa, come confermato dalla testimonianza diretta del coordinatore infermieristico del reparto Lorenzo Duranti.



Parole con analogo significato e con altrettanti ringraziamenti sono state pronunciate dal fondatore del residence Chianelli dove sono ospitati i familiari dei bambini che vengono sottoposti alle particolari cure mediche.



Nella breve cerimonia che si è tenuta nella sala del residence Daniele Chianelli con un particolare sottofondo musicale con l’esibizione degli animatori del centro, tante sono state le domande che i bambini hanno rivolto ai vigili del fuoco che poi sono rimasti in loro compagnia. Un pomeriggio davvero particolare con tante emozioni non solo per i bambini ma anche per i vigili del fuoco che - hanno spiegato - sarebbe bello poter regalare a questi giovani meno fortunati non solo a Natale ma tutti i giorni. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero