Perugia, avanzano gli interventi sulle scuole. Per la Radice-Da Vinci i fondi salgono a 2.6 milioni

La scuola Lombardo Radice
PERUGIA - Mentre proseguono in varie zone della città gli interventi pianificati dal Comune per riqualificare gli edifici scolastici di competenza, finiscono sul tavolo...

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PERUGIA - Mentre proseguono in varie zone della città gli interventi pianificati dal Comune per riqualificare gli edifici scolastici di competenza, finiscono sul tavolo altre risorse per un altro progetto definito da tempi. Quello che interesserà il plesso dell’Istituto Comprensivo Perugia 4 dove, in via Leonardo da Vinci a ridosso del parco di Sant’Anna, hanno sede la scuola Primaria Lombardo Radice e l’Infanzia Leonardo da Vinci. Ieri il commissario alla Riparazione e ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli, ha firmato un decreto che porta a 2,6 milioni di euro le risorse per l’adeguamento sismico, l’efficientamento energetico e l’adeguamento normativo ed antincendio della scuola. L’intervento, come noto, è incluso nel programma di ricostruzione per il recupero di tutte le scuole danneggiate dal sisma del centro Italia con l’ordinanza speciale 31. Ammonta a 3,37 milioni di euro totali il costo dell’intervento definito con il progetto, di cui 2,6 finanziati dalla contabilità speciale. L’aumento del contributo pari a 331mila euro, riporta una nota, è stato reso possibile dal Fondo di accantonamento per le ordinanze speciali. Il piano di dislocamento degli studenti ha previsto, già da settembre, lo spostamento di 10 classi della Primaria e 2 classi dell’Infanzia nella struttura della Giovanni Cena, altro polo dell’Ic 4, dove il Comune aveva provveduto ad effettuare alcuni interventi di adeguamento per consentire il trasloco.

L’ANALISI A livello regionale sono in tutto 96 le scuole da ricostruire grazie all’ordinanza speciale 31, per un valore complessivo di oltre 357 milioni di euro. «La sicurezza e l'efficienza delle infrastrutture scolastiche sono un impegno che stiamo mantenendo», spiega lo stesso commissario Castelli. «In stretta collaborazione con la presidente della Regione, Donatella Tesei, e il direttore dell'Ufficio speciale per la Ricostruzione Stefano Nodessi Proietti, ci impegniamo a garantire che ci siano le risorse economiche adeguate per avviare quanto prima i lavori e passare, davvero, dalle norme ai cantieri per un servizio che rappresenta il cuore della strategia contro lo spopolamento dell’Appennino centrale. Le scuole, specialmente per i più piccoli, sono presidi fondamentali per garantire la residenzialità delle famiglie nel territorio».

GLI ALTRI LAVORI Allargando la lente al resto degli interventi sul patrimonio dell’edilizia scolastica, proprio in questo periodo il Comune ha dato il via al cantiere per la Primaria Tofi di Montebello. Il progetto da 750mila euro, inserito nel secondo programma degli interventi di ricostruzione, riparazione e ripristino delle opere pubbliche, prevede il risanamento conservativo, l’adeguamento sismico e normativo e l’efficientamento energetico del plesso che fa parte dell’Istituto Comprensivo Perugia 9. Interessa lo stesso comprensivo anche l’intervento, ben più esteso, di San Martino in Campo. Lì verrà realizzato un nuovo plesso che accoglierà tutte le classi della Primaria Rugini, attualmente dieci per un totale di 197 alunni. Come noto, la nuova struttura permetterà di riunire le classi prima divise fra Santa Maria Rossa e San Martino in Campo. In quest’ultimo quartiere parte, come da progetto, la prima demolizione dell’edificio. Per questo gli alunni, in tutto sei classi di terza, quarta e quinta, hanno iniziato l’anno scolastico negli ambienti dell’oratorio Giampiero Morettini. Gli allievi delle prime e seconde della scuola Rugini, invece, si trovano ancora nella sede di Santa Maria Rossa, che sarà demolita una volta ultimato il nuovo plesso. L’intervento, per un importo di oltre 3,7 milioni, più quasi 615mila euro dal Fondo opere indifferibili, è finanziato con risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza

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Il Messaggero