Perugia, Arena Curi ci riprova per lo stadio: nuovo progetto, piano per i fondi e Ponte San Giovanni (con restyling) per le gare durante il cantiere

Perugia, Arena Curi ci riprova per lo stadio: nuovo progetto, piano per i fondi e Ponte San Giovanni (con restyling) per le gare durante il cantiere
PERUGIA - Arena Curi ci riprova. In una sala dei Notari sold out è stato presentato ieri pomeriggio il nuovo progetto per dare nuova vita allo stadio Renato Curi, dal...

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PERUGIA - Arena Curi ci riprova. In una sala dei Notari sold out è stato presentato ieri pomeriggio il nuovo progetto per dare nuova vita allo stadio Renato Curi, dal 1975 tempio delle gare del Perugia. “Mettiamo sul tavolo non un rendering, ma un progetto vero e proprio”. Così Francesco Lana, l’amministratore della società al cui tavolo siedono Simone Minestrini, Claudio Umbrico, Mirco Campagnoli e Andrea Minelli. Il gruppo ha sviluppato una rinnovata proposta, che punta a rendere il Curi “non solo un contenitore di eventi sportivi” dopo lo stop dei mesi scorsi al progetto iniziale per il principale impianto sportivo di Pian di Massiano.

Arena Curi ha lavorato sulle osservazioni fatte tempo fa dal Comune, concentrandosi principalmente su tre punti. Uno è quello dello spostamento delle gare durante il maxi cantiere (stimato in 21 mesi). Nuovo temporaneo polo per le partite del Perugia potrebbe essere lo stadio Degli Ornari di Ponte San Giovanni. Uno stadio da adeguare alle normative per la Serie B, con un investimento previsto di 2,1 milioni di euro. Un restyling per capienza, parcheggi e viabilità circostante, precisa Arena Curi. Che sottolinea, è stato ricordato, l’aspetto che alla città resterà poi a disposizione un impianto riqualificato. Capitolo solidità finanziaria e contributo pubblico da parte del Comune. «Quest’ultimo risulterebbe quasi azzerato». Rispetto alla precedente proposta, il contributo scende a 2,1 milioni, che sarebbe contenuto con il pagamento delle aree su cui verranno su cui verranno realizzati gli spazi a destinazione privata, oltre ai maggiori proventi Imu e alla monetizzazione di parcheggi aggiuntivi. Riguardo la solidità, la cordata evidenzia che «abbiamo trovato un investitore che crede nel progetto».

Progetto definito «molto verde e dinamico», che è stato affidato alla studio Gau Arena dell’architetto Gino Zavanella, progettista di vari impianti, tra cui quello della Juventus e il D’Allara di Bologna. Prevede un investimento complessivo di circa 77 milioni di euro e potrà fare affidamento sul coinvolgimento del Fondo 10 Stadi, che sta realizzando anche altri impianti.

L’IMPIANTO La presentazione alla sala dei Notari è stata occasione per illustrare il cuore del progetto per il Curi “che sarà realizzato nella stessa sede dell’attuale”. La capienza indicata è di 18.200 posti. Caratteristica che renderò il progetto particolarmente moderno, è la presenza di un albergo integrato alla struttura. “Un caso unico in Italia”. Ci saranno suite con vista sul campo. Attenzione a 360 gradi è dedicata al tema dell’accessibilità e al miglioramento dei collegamenti attorno alla struttura grazie al rialzamento di sei metri del campo. Lo studio di progettazione ha lavorato sugli aspetti della connessione con l’area circostante, pensando anche ad un nuovo parcheggio per tifosi ospiti (ex pioppeta).

IL FUTURO Il Comune, che è proprietario del Curi, ieri ha ricevuto ufficialmente la proposta via pec. Con le amministrative che si avvicinano, con la campagna elettorale in corso, l’ente sarà chiamato ad avviare l’iter per la valutazione del progetto, come avvenuto per la prima proposta nei mesi scorsi. Intanto, c’è da ricordare che avanza la partita per la riqualificazione dell’attuale struttura, ripartita dopo la bocciatura del precedente progetto di Area Curi. Il Comune ha ottenuto fondi dal Credito Sportivo tramite il bando Sport Missione Comune. Una partita che porta sul piatto 5,3 milioni di euro per gli interventi di adeguamento statico-sismico e di complessiva riqualificazione dell’impianto sportivo. In questi giorni, con la determinazione dirigenziale 918 dell’unità operativa Impianti sportivi, è stato affidato a una ditta del territorio il servizio di architettura e ingegneria relativo alla redazione del progetto esecutivo per mettere mano a gradinata, curva sud e bagni.

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Il Messaggero