Perugia, amministratore di un palazzo in centro fa sparire 100mila euro

Perugia, amministratore di un palazzo in centro fa sparire 100mila euro
Può un amministratore di condominio trasformarsi in mago? La risposta è sì, se centomila euro di quote versate dai condomini ti fanno così gola da non...

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Può un amministratore di condominio trasformarsi in mago? La risposta è sì, se centomila euro di quote versate dai condomini ti fanno così gola da non riuscire a tener ferme le mani, che volano velocissime sulla tastiera del computer per tre sostanziosi bonifici all’insaputa di chi pensava di essere a posto con i versamenti e invece ha trovato pesanti mancanze nel conto del condominio.

Un elegante palazzo nella centralissima via del Verzaro, di cui la Regione risulta essere comproprietaria ma assolutamente estranea alla vicenda. Anzi parte lesa, tanto che infatti nel processo seguito alla scoperta degli ammanchi l’ente si è costituito parte civile
LA RICOSTRUZIONE 
La vicenda, che si è risolta qualche giorno fa davanti al giudice Marco Verola, inizia dieci anni fa. Quando spariscono i primi cinquantamila euro. Si legge nel capo d’imputazione come «con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso» la donna, sessantenne residente in Umbrioa, si fosse inizialmente impossessata di oltre 56mila euro «quale importo effettivamente versato dai condomini a titolo di quote condominiali» destinate al pagamento di due fatture da trentamila e ventiseimila euro emesse da una ditta edile «a saldo dei lavori straordinari effettuati presso il condominio di via del Verzaro».
Il secondo assalto ai soldi del condominio, secondo quanto ricostruito dagli inquilini una volta scoperti gli ammanchi e denunciato tutto alle forze dell’ordine e alla magistratura, è di oltre 31mila euro «quale importo pari alla differenza - è scritto ancora nel capo d’imputazione nei confronti della donna - tra il coso totale dei lavori straordinari effettuati dal condominio e la somma totale versata dai vari condomini».
Oltre questi due “buchi”, la donna viene accusata anche di aver sottratto quasi diecimila euro in varie fasi, una cifra che sarebbe infatti il «totale delle somme di denaro prelevato senza apparente giustificazione dal conto corrente del condominio». 
Euro più euro meno, siamo intorno a centomila euro.
L’ACCUSA 
Una cifra un po’ troppo grande da far sparire senza lasciare traccia, anche se il tutto è avvenuto nel tempo. E così, una volta scoperta, l’amministratrice viene denunciata nel 2021 dai condomini (gli ammanchi apparentemente si sarebbero distribuiti nel periodo compreso tra il 2014 e la fine del 2020) per il reato di appropriazione indebita. 

Inizia una lunga battaglia processuale finché qualche giorno fa i legali dei condomini (tra gli altri, gli avvocati Luca Gentili e Maria Bruna Pesci) hanno consegnato al giudice Verola l’atto di transazione e di remissione della querela. Insomma con un accordo di impegno a risarcire i danni, l’amministratore ha evitato una probabile condanna. Pagando però, stando a quanto si apprende, poco più della metà di quanto fatto sparire. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero