Perugia, ai Conservoni i vandali sfregiano l'antica via dell'acqua

Uno degli arredi danneggiati lungo i sentieri naturali ai Conservoni, vicino San Marco
PERUGIA - L’antica via dell’acqua sommersa da degrado e abbandono. Ancora una volta, con danni vecchi che si sommano a nuovi sfregi. Succede nell’area...

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PERUGIA - L’antica via dell’acqua sommersa da degrado e abbandono. Ancora una volta, con danni vecchi che si sommano a nuovi sfregi. Succede nell’area naturale dei Conservoni, a due passi da San Marco, dove un anno fa venne riattivato dopo lungo tempo il museo delle acque curato dal Post, Umbra Acque nel vecchio conservone ha realizzato una nuova illuminazione (anche nel percorso pedonale esterno) ed erano stati sistemati alcuni tratti dei sentieri. I problemi però non sono scomparsi del tutto. Anzi, la gestione del verde s’è inceppata, con la situazione peggiorata a seguito di attacchi di vandali. A partire dalla struttura in mattoni della vena della fontanella, dove è stato scardinato il cancello in ferro che delimita l’accesso. Chi è entrato, ha sporcato tutto con le bombolette spray. Sfregi che sono presenti un po’ dappertutto lungo i sentieri assediati anche dai rifiuti. A partire dallo spiazzo iniziale del percorso che porta al museo, dove i residenti segnalano continuamente automobili in sosta nelle ore notturne. E al sorgere del sole, manco a dirlo, spuntano fuori rifiuti e pure danni. A terra, in pezzi, c’è un cartello che indicava l’area di sosta, ma anche bottiglie, pacchetti di sigarette, preservativi e poco più in là confezioni di siringhe e un paio di cestini stracolmi (con rifiuti a terra).

C’è poi il capitolo danni. Dall’area di sosta fino a quella del museo sono stati fatti a pezzi vari tratti di staccionata, mentre sono rovinati molti gradini in legno delle scalinate presenti. Ma il peggio c’è stato per panchine e tavolini. Alcuni erano stati danneggiati oltre due anni fa, ma lo scenario è peggiorato. In questi giorni due panchine sono state fatte a pezzi e ribaltate (con tanto di blocchi di cemento). Problemi anche per i tavolini, due dei quali anni fa vennero spostati da uno dei parchi di San Marco a quell’area naturale per arricchire gli arredi lungo i sentieri. Sentieri che risentono anche per la mancanza di gestione del verde. A terra ci sono grossi rami caduti nei periodi in cui il maltempo ha picchiato forte. Altri invece sono rimasti appesi, pericolanti. Un anno fa un albero cadde addirittura lungo uno dei sentieri, e venne rimosso solo dopo varie segnalazioni.

IL CIRCOLO PD A proposito delle problematiche del territorio, fra cui c’è anche la situazione «di totale abbandono» attorno al museo delle acque, è intervenuto il circolo Pd di San Marco che ha avviato un percorso di confronto anche con i residenti delle zone limitrofe (Santa Lucia, Rimbocchi, Ponte d’Oddi, Montegrillo ed Elce). Ne è uscito un documento che spazia dai nodi della sicurezza alla viabilità. Su questo fronte, per l’area di San Marco «il progetto di riqualificazione elaborato dal dipartimento di Ingegneria per una nuova bretella in prossimità del terminal bus appare di indubbia utilità» visto «l’aumento della popolazione nella zona di San Marco e delle zone di Cenerente e Canneto». «C’è poi da rivedere la viabilità in zona Ponte D’Oddi, che vive da alcuni anni molte difficoltà legate al senso unico della strada che porta a Rimbocchi ed Elce». E la sicurezza? «Il territorio rivendica la necessità di un presidio fisso nella zona, a tutela dei residenti, come promesso in campagna elettorale dall’amministrazione» Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero