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Se ci sarà un beneficio in bolletta lo scopriremo solo alla prossima puntata. Intanto è certo che l’operazione risparmio (o razionalizzazione dei costi a seconda di punti di vista) varata dalla Gesenu e approvata dal Comune, scatterà il primo gennaio e riguarderà la raccolta differenziata nella cosiddetta città bassa intensità abitativa. Per 17mila utenze, cioè quarantamila persone, il ritiro della carta e della plastica non avverrà più una volta ogni tre settimane, ma salirà a una volta al mese. Tocca a chi ha il servizio gestito con il tris (cassonetto per la carta, per la plastica e i metalli oltre al secco residuo), cambiare abitudini di smaltimento. Nei giorni di vigilia di Natale e prima di San Silvestro arriveranno nella cassette della posta delle famiglie i calendari con le nuove regole e le nuove date dei ritiri dei rifiuti differenziati.
Giusto per far capire a chi tocca la riduzione dei ritiri, tra le altre zone, ci sono Ponte Felcino, Solfagnano, Resina e zona Nord, stesso discorso per Fontignano e Mugnano, Cenerente, Canneto, oppure a Sant’Enea, San Martino in Campo, San Martino in Colle e Montebello. Attenzione. Il servizio non cambia per i condomini. Il tris con lo svuotamento allungato di una settimana riguarda soltanto le utenze singole. Chi ha il cassonetti del tris e fino a oggi riusciva, pur utilizzandolo più di una famiglia per esempio di una villetta, a gestirlo con i tre ritiri senza rischiare di dover lasciare i rifiuti fuori in attesa del passaggio dei mezzi, c’è la possibilità, motivando la richiesta, di avere un tris per ogni famiglia.
Il riassetto della raccolta differenziata nelle zone che vengono indicate a bassa intensità abitativa è fatta su un’analisi che suona così: «...si è desunto dai dati di svuotamento effettivo che, nella maggioranza dei casi di conferimento, a ciascuna utenza risulta sufficiente la volumetria della dotazione assegnata e solo in rari casi si raggiunge la saturazione della capienza del contenitore».
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Il Messaggero