Perseguita i genitori da mesi, arrestato quarantenne ​in casa nascondeva katana, coltelli ed una pistola

Perseguita i genitori da mesi, arrestato quarantenne in casa nascondeva katana, coltelli ed una pistola
FABRO Minacce di morte agli anziani genitori, decine e decine di...

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FABRO Minacce di morte agli anziani genitori, decine e decine di messaggi minatori alla madre con offese e insulti e richieste di denaro pressanti. Un inferno per la coppia di Fabro, che da un paio di mesi ha tentato con tutte le proprie forze di resistere alle pretese del figlio di 40 anni. L'indagine lampo dei carabinieri di Fabro si è chiusa con il pugno duro del gip del tribunale di Terni. Per il 40enne di Fabro ha fatto scattare gli arresti domiciliari con l'applicazione del braccialetto elettronico per monitorare in tempo reale i suoi movimenti. L'uomo è accusato di atti persecutori aggravati e di estorsione. A casa nascondeva coltelli, una pistola per il tiro sportivo e una katana, sequestrati dai carabinieri. L'indagine è partita dopo la denuncia dei genitori dello stalker. I due anziani ormai non riuscivano più a gestire le richieste di denaro di quel figlio che usava modi sempre più pressanti arrivando a minacciare di morte il padre e la madre se non avessero acconsentito alle sue pretese. Sotto la lente, dal mese di novembre quando l'anziana coppia è andata in caserma a mettere nero su bianco la denuncia nei confronti del figlio, un quadro pesantissimo che ai coniugi ha causato un perenne stato di paura e di sudditanza e soprattutto il timore, che per gli investigatori non era infondato, per la propria incolumità. Da un paio di mesi il 40enne, come ricostruiranno gli investigatori dell'arma, con una raffica di messaggi inviati alla madre, offendeva e denigrava entrambi i genitori. Continuava a pretendere somme di denaro e altri beni di suo gradimento e poi rilanciava minacciando di morte la madre e il padre se non avessero ubbidito alle sue richieste. I genitori a un certo punto non ce l'hanno fatta più e sono stati costretti a chiedere aiuto alle forze dell'ordine denunciando il proprio figlio perché temevano per la propria vita. Sono state indagini delicatissime e veloci e sono state portate avanti col coordinamento della procura ternana che ha anche questa volta ha seguito le regole del protocollo previsto per i reati da codice rosso. A preoccupare gli investigatori anche la presenza, nella casa del 40enne, di diversi coltelli, di una pistola soft air e di una katana giapponese. Un quadro che ha spinto il gip del tribunale di Terni a firmare un'ordinanza limitativa della libertà: arresti domiciliari con l'applicazione del braccialetto elettronico per garantire il rispetto delle restrizioni che sono state imposte al 40enne dal provvedimento cautelare a tutela delle vittime.

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Il Messaggero