Pd, lite Gotor-Leonelli sull'ultima rata di fondi al partito

Gotor e Leonelli
PERUGIA Al centro del tavolo c’è una cifra, circa 6mila euro, sulla quale stanno litigando a suon di lettere e colpi di social-network il segretario regionale del Pd...

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PERUGIA Al centro del tavolo c’è una cifra, circa 6mila euro, sulla quale stanno litigando a suon di lettere e colpi di social-network il segretario regionale del Pd Giacomo Leonelli (renzianto doc) e il senatore Miguel Gotor, bersaniano e scissionista. La separazione in casa dem è anche questo. La somma corrisponde all’ultima rata di un “contributo al partito” che ogni parlamentare eletto nel Pd ha versato o si è impegnato a versare al momento dell’elezione. Gotor, romano, eletto con una certa tranquillità quattro anni fa nel Cuore verde, concordò con la tesoreria dem umbra 30mila euro da spalmare in 5 anni. Ora, fatta la scissione, resterebbe sospesa l’ultima rata. 

Leonelli ha chiesto il conto al senatore nella lettera con cui salutava lo scissionista. Miguel Gotor ha ribattuto che i suoi conti con il Pd umbro sono in regola. C’è da scommettere che non finirà qui. Nel frattempo i democratici fanno i conti delle tessere. Lo scorso anno erano state 9787. «Stiamo terminando di raccogliere tutti i dati - spiegano dalla segretaria regionale - ma contiamo di raggiungere circa un 20 per cento in più: dovremmo essere tra 11.500 e 12mila». Avrebbe funzionato bene la doppia giornata di “porte aperte” nei circoli lo scorso fine settimana. A tirare, in particolare, le due città più grandi: Perugia e Terni avrebbero raccolto ciascuna circa 500 tessere in più. Intanto la scissione porta con sè le polemiche del caso.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero