Il paziente 1 dell'Umbria realizza il sogno: «Contagiato da un asintomatico, ma ora finalmente sono Vigile del fuoco»

Il paziente 1 dell'Umbria realizza il sogno: «Contagiato da un asintomatico, ma ora finalmente sono Vigile del fuoco»
TERNI Acqua passata, con una lezione da non dimenticare. La riassume così, il trentaduenne di Montecastrilli primo caso di Covid-19 in Umbria che venerdì scorso ha...

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TERNI Acqua passata, con una lezione da non dimenticare. La riassume così, il trentaduenne di Montecastrilli primo caso di Covid-19 in Umbria che venerdì scorso ha giurato da Vigile del Fuoco, la sua esperienza con il virus. Nel febbraio scorso, il giovane umbro stava frequentando l'ottantasettesimo corso per entrare nel Corpo appunto. «Facevo la spola con Roma - racconta lui stesso- dove ovviamente c'erano colleghi da tutta Italia». Secondo la ricostruzione, proprio da uno di loro, proveniente da Castiglione D'adda, il ragazzo viene contagiato.

«Un caso - specifica - che può essere annoverato come veicolazione del virus da parte di soggetti asintomatici. Da quel che ne so infatti, il mio collega non è mai stato male». A lui invece, viene la febbre. Siamo alla fine di febbraio, il 25 per la precisione. Codogno è appena stata blindata proprio per il dilagare dell'epidemia. «Ho avuto i riflessi pronti - ricorda il montecastrillese - ho pensato subito a quello e ho chiamato la Asl. Mi hanno fatto i due tamponi come da protocollo e il 27 febbraio è stata confermata la mia positività al virus. A posteriori credo che la rapidità sia stata la fortuna della mia famiglia e di tantissime altre persone con cui ci relazioniamo ogni giorno». In effetti, nonostante il ragazzo abitasse con i genitori, nessuno dei due ha contratto il Coronavirus e anche fra gli amici e i contatti in genere il contagio si è limitato a poche unità.
«Anche per quanto riguarda la malattia vera e propria sono stato davvero fortunato. Ho avuto solo tre giorni di febbre e nessun altro sintomo». Guarire però, è un altro paio di maniche. «Per avere il primo tampone negativo - ricorda - ho dovuto aspettare 37 giorni». Poi lo scorso due aprile, la liberazione. «Una volta guarito ho fatto le prove degli anticorpi - spiega - per poter diventare un donatore di plasma così importante nelle cura dei nuovi contagiati. Purtroppo non ne ho in numero sufficiente e ho dovuto rinunciare».

Come tanti, dopo il lockdown il ragazzo è tornato alla sua vita e il 3 luglio scorso ha coronato il sogno di una vita. Dopo dieci anni da discontinuo, il paziente uno dell'Umbria, come è stato ribattezzato, ha giurato da Vigile del Fuoco. «E' stata una grande emozione, un grande risultato, a prescindere da ciò che ho vissuto, che corona un percorso lungo anni». Lunedì 6 luglio, il giovane ha preso servizio nella caserma di Udine. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero