Paura al comune di Baschi. Un uomo irrompe negli uffici e lancia dalla finestra arredi e oggetti

Paura al comune di Baschi. Un uomo irrompe negli uffici e lancia dalla finestra arredi e oggetti
Attimi di vero terrore quelli vissuti nella mattina di mercoledì 19 ottobre al comune di Baschi, quando un uomo si è introdotto nel palazzo comunale forzando il...

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Attimi di vero terrore quelli vissuti nella mattina di mercoledì 19 ottobre al comune di Baschi, quando un uomo si è introdotto nel palazzo comunale forzando il portone di ingresso. L'uomo, un cinquantenne residente a Baschi – a quanto si apprende gravato da alcuni problemi personali per i quali sarebbe seguito dal Centro di salute mentale del distretto sanitario di Orvieto – ha trovato il portone chiuso così lo ha forzato e, salito al primo piano, è entrato come una furia nell'ufficio anagrafe.

Qui, tra lo spavento generale degli impiegati presenti, avrebbe iniziato a lanciare computer, stampanti e altri oggetti dalla finestra, spaccando anche la vetrata della Polizia Locale. Nessuno, a quanto pare, sarebbe riuscito a capire il motivo del grave gesto che ha provocato danni ingenti agli uffici, alle porte, agli arredi in parte distrutti, né l'uomo pare abbia fatto richieste o accuse contro il comune, o gli impiegati; quel che si sa è che il cinquantenne non sarebbe nuovo a simili irruzioni.

Secondo quanto appreso, già un mese fa sarebbe stato denunciato a piede libero da parte della Polizia Locale per danni aggravati ad opere e beni pubblici dopo che, entrato in comune, aveva distrutto parte della mobilia della sala consiliare, e anche in quel caso nessuno avrebbe capito il motivo del gesto, né lui avrebbe detto qualcosa per motivare il proprio disagio.

A fermarlo sono arrivati i Carabinieri della Stazione di Baschi in collaborazione con il Nucleo Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Orvieto, con loro anche i sanitari del 118 e personale medico del Centro di Salute Mentale. Resta per tutti un mistero sul perché l'uomo abbia più volte manifestato questo accanimento verso il comune arrivando perfino a distruggere porte, finestre e arredi.

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Il Messaggero