Parigi-Dakar, doppia sfida per Petrux oltre al deserto c'è da superare il virus

Parigi-Dakar, doppia sfida per Petrux oltre al deserto c'è da superare il virus
TERNI E' partita tra le dune del deserto del Dubai l'avventura di Danilo Petrucci nella Parigi Dakar edizione 2022. Il pilota ternano della Ktm ha vissuto un approccio...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

TERNI E' partita tra le dune del deserto del Dubai l'avventura di Danilo Petrucci nella Parigi Dakar edizione 2022. Il pilota ternano della Ktm ha vissuto un approccio movimentato a questo prestigioso rally che segna il suo ritorno alle competizioni fuoristrada, in un percorso di avvicinamento che ha messo addirittura in forse la sua presenza ai nastri di partenza. Petrux sta partecipando alla Dakar infatti da osservato speciale, dopo che l'organizzazione della gara per la sua positività al Covid, gli ha dato via libera dopo avere considerato la sua carica virale bassa e compatibile con la sua partecipazione alla competizione, ma solo ad alcune condizioni in modo da isolarlo in una bolla sovrapposta a quella degli altri concorrenti.


Danilo sta infatti dormendo di notte, tra una tappa di trasferimento e la successiva, in una tenda dentro un sacco a pelo e non all'interno del camper con il suo compagno di squadra come gli altri, e viene sottoposto ad ulteriori tamponi per verificare la evoluzione del suo stato di salute alla fine di ogni tappa. Inoltre anche i contatti con i meccanici ed i componenti dello staff sono ridotti ai minimi termini per precauzione.
Petrucci, che è uno dei principali motivi di interesse mediatico di questa edizione, ha preso parte ieri al prologo di 19 chilometri che si è svolto tra Jeddah e Hai'l, su di in un percorso misto, composto al 57 per cento di sabbia, al 33 per cento di dune e per il restante 10 per cento di terra. E' stata una prova contro il cronometro che è partita dalla costa dell'Arabia Saudita che affaccia sul Mar Rosso per terminare nel Nord montuoso del paese, ed ha visto brillare la stella dell'australiano Daniel Sanders della Gas Gas Team, che è stato il più veloce, con un tempo di 55 minuti e 30 secondi, davanti al cileno Pablo Quintanilla su Honda, che ha chiuso con un 1 minuto di distacco dal primo posto. Danilo Petrucci si è piazzato al ventitreesimo posto con un distacco di 7 minuti e 30 secondi dal più veloce. Nella giornata del prologo i piloti hanno affrontato un tratto di collegamento iniziale di 225 chilometri, seguito dai 19 chilometri della prova contro il tempo, e subito dopo la carovana ha iniziato un altro lungo trasferimento di 559 chilometri per raggiungere il bivacco di Hai'l da dove oggi partirà la prima tappa della Dakar che si concluderà il 14 gennaio. La quarantaquattresima edizione della Parigi - Dakar si corre quest'anno in Arabia Saudita, che ospita il Rally Raid per la terza volta. In totale i piloti devono affrontare 8.375 km, 4.258 km dei quali durissimi di prove speciali.

La competizione che è scattata a Gedda terminerà dopo 12 tappe nella stessa città il 14 gennaio. La partenza della prima prova speciale è in programma ad Ha'il. Il programma prevede un solo giorno di riposo, l'8 gennaio a Ryad. Oltre alle auto corrono alla Dakar anche le moto, i camion, i quad, i Side-by-Side, i prototipi leggeri e le auto storiche nella categoria Classic, che è stata introdotta nel 2021, con 60 piloti iscritti. Il tracciato ad anello della Dakar 2022 punta a sud ed è parallelo al Golfo Persico prima di entrare nell'Empty Quarter, ovvero nel deserto Rub al-Khali, l'immenso deserto di sabbia di 650.000 km2 in cui si corre tutta la prima parte, fino all'8 gennaio quando i piloti arrivano a Ryad. La seconda parte della Dakar 202 prevede quattro tappe molto difficili, molta navigazione e ancora dune fino al traguardo finale di Gedda. Il regolamento prevede quest'anno una novità, che consiste nel fatto per la prima volta nella storia della competizione i piloti che si ritirano a causa di guasti meccanici o incidenti possono rientrare in gara il giorno successivo.
  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero