Ospedale Santa Maria, contagiati due primari e un chirurgo aumentano i ricoveri, ma anche i posti letto disponibili

Ospedale Santa Maria, contagiati due primari e un chirurgo aumentano i ricoveri, ma anche i posti letto disponibili
TERNI Dopo un lungo periodo di calma a il Coronavirus torna a visitare il Santa Maria e lo fa in modo eclatante. Nel giro di pochi giorni sono risultati positivi, dopo aver...

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TERNI Dopo un lungo periodo di calma a il Coronavirus torna a visitare il Santa Maria e lo fa in modo eclatante. Nel giro di pochi giorni sono risultati positivi, dopo aver effettuato il tampone, due primari e un chirurgo. Contestualmente l’azienda ospedaliera ha dato il via all’indagine epidemiologica prevista in tali casi per il personale ed i pazienti: i tamponi effettuati fin qui hanno dato tutti esito negativo. 


Il primo primario ad essere contagiato ha svolto, malgrado presentasse dei sintomi lievi, la normale attività all’interno dell’ospedale per due giorni. Il terzo giorno è stato sottoposto al test che ha dato esito positivo ed è stato così posto in isolamento. Mentre il secondo primario ed il chirurgo sarebbero stati intercettati prima che prendessero servizio. 
Positivi anche due dipendenti di ditte esterne che lavorano all’interno del Santa Maria, anche per loro l’isolamento contumaciale con il conseguente tampone per una decina di colleghi.
Intanto, il commissario Pasquale Chiarelli ha deciso di dedicare interamente ai pazienti Covid, oltre al reparto di malattie infettive, tutti gli spazi dell’ex servizio di Oncoematologia, che si trovano entrambi in un blocco esterno all’ospedale, con la contemporanea chiusura del reparto di malattie dell’apparato respiratorio per permettere ai medici di coadiuvare i colleghi di malattie infettive. I pazienti non Covid di Pneumologia continueranno ad essere seguiti in continuità assistenziale presso il dipartimento di medicina. Nel reparto di Malattie infettive sono stati ricavati 25 posti letto mentre l’ex servizio di Oncoematologia dovrebbe ospitare circa altri dieci pazienti.
Un’accelerazione dei tempi dopo l’aumento dei ricoveri di pazienti positivi al Covid che sono diventati 26, con cinque pazienti ospitati nel reparto di Terapia intensiva. 

L’obiettivo è quello che la Clinica di malattie infettive, struttura esterna al presidio ospedaliero, resti l’unica struttura, insieme alla Rianimazione, ad ospitare pazienti sospetti o positivi al Covid, lasciando l’ospedale pulito da qualsiasi nuovo possibile evento epidemico. Ma tutto dipenderà dalla nuova ondata. In ogni caso, è già tutto predisposto per riattivare in sicurezza, sempre al quinto piano, un percorso Covid separato. Il professor Gaetano Vaudo, direttore del dipartimento di medicina e specialità mediche, sarà il referente clinico dell’area medica per la direzione sanitaria in riferimento agli aspetti organizzativi relativi all’accoglienza, all’assistenza e alla cura dei pazienti Covid. Attualmente ai malati critici positivi al Covid sono riservati 9 posti di terapia intensiva, di cui 5 occupati, ma la struttura di Rianimazione ha a disposizione diverse aree separate di degenza intensiva che consentiranno di incrementare i posti letto e modularne l’utilizzo secondo le nuove necessità.

 

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Il Messaggero