Terni. Ospedale, la guerra di primariati e il pressing sull'Università

Terni. Ospedale, la guerra di primariati e il pressing sull'Università
LA VICENDA Ospedalieri e universitari, il derby della sanità a Terni è iniziato. Il calcio d'inizio è stato fischiato dalla Regione con l'approvazione...

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LA VICENDA

Ospedalieri e universitari, il derby della sanità a Terni è iniziato. Il calcio d'inizio è stato fischiato dalla Regione con l'approvazione del nuovo piano di fabbisogno sanitario dell'Umbria, in pratica la ridistribuzione dei posti letto. Suddivisi per reparti, con l'alta specialità a fare la differenza. Nel conto secco il Santa Maria di Terni dovrebbe perdere un primariato, il che vorrebbe dire aver sventato un depotenziamento complessivo della sanità ternana che fino a qualche anno fa sembrava dietro l'angolo, con il capoluogo di regione a fare la parte del leone nella geografica sanitaria dell'Umbria. Cardiochirurgiua o maxillofacciale, questi i reparti finiti nel toto nomi a modo mercato calcistico, perché al momento non è chiaro quale sarà il pezzo da novanta che il Santa Maria sarà costretto a perdere. E per capire con precisione quale sarà il reparto che sarà sacrificato non c'è traccia nemmeno nelle delibera regionale che ridisegna la distribuzione dei posti letto in tutta l'Umbria, tra cui gli ormai famosi ottanta posti letto convenzionati per dare corpo al progetto Stadio-clinica che la Ternana ora pare intenzionata a portare avanti come ha lasciato intendere al Messaggero il presidente Nicola Guida.

M5S IN CAMPO

«Lo snodo di tutta questa partita che nella delibera non si comprende - spiega il cardioanestesista Claudio Fiorelli, consigliere del M5S - è capire il ruolo e il peso della convenzione tra Regione e Università per la gestione della sanità in Umbria». Insomma, non tanto il peso algebrico, ovvero il saldo dei reparti che restano e quelli che partono, piuttosto come cambia la geografia sanitaria tra ospedalieri e universitari nella guida dei reparti. «Una questione - conclue Fiorelli - che è determinante per capire quale sarà il destino di Terni nell'Umbria all'interno della convenzione. Per questo nei prossimi giorni chiederò un incontro con il rettore Maurizio Oliviero».

Un nodo che non è escluso a questo punto venga sciolto con il coinvolgimento diretto anche di Palazzo Spada, magari per quello che riguarda proprio l'interlocuzione che il M5S vuole avere con il rettore Oliviero. Un faccia a faccia che potrebbe essere allargato con il meccanismo dell'audizione in commissione con il rettore Oliviero che su indicazione del M5S potrebbe essere invitato dal presidente della Terza commissione, la consigliera di Ap Alessandra Salinetti, a spiegare i possibili effetti della Convenzione sulla ridistribuzione dei primariati al Santa Maria di Terni in chiave universitaria.

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Il Messaggero