«Orvieto troppo cara per restarvi a lavorare e a vivere». Bufera su Massimo De Fino, direttore Usl Umbria 2

Le dichiarazioni del manager hanno fatto infuriare Cgil Terni e Fratelli d'Italia Orvieto

«Orvieto troppo cara per restarvi a lavorare e a vivere». Bufera su Massimo De Fino, direttore Usl Umbria 2
Orvieto troppo cara per restarvi a lavorare e a vivere. Non sono passate sottogamba a Orvieto le dichiarazioni del direttore generale della Usl Umbria 2, Massimo De Fino, diffuse...

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Orvieto troppo cara per restarvi a lavorare e a vivere. Non sono passate sottogamba a Orvieto le dichiarazioni del direttore generale della Usl Umbria 2, Massimo De Fino, diffuse ieri. Il manager, durante un incontro con l'associazione PrometeOrvieto organizzato dal presidente di quest'ultima, l'avvocato Florido Fratini, per avere risposte sulle tante criticità che affliggono da tempo la sanità orvietana, ha bollato la città come troppo cara tanto da sottolineare «l'importanza di rendere attrattiva Orvieto per i medici e gli operatori sanitari, al fine di stimolarli a rimanere nella città insieme alle loro famiglie».

Una dichiarazione, quella di De Fino, che ha scatenato una durissima presa di posizione da parte dei sindacati, in particolare del ramo Funzione Pubblica della Cgil ternana e di alcune forze politiche tra cui Fratelli d'Italia. Mal di pancia, a quanto si apprende, anche in ospedale tanto che voci di corridoio, o meglio di corsia, darebbero De Fino impegnato questa mattina al “Santa Maria della Stella” in una riunione – non è chiaro se precedentemente concordata o indetta all'improvviso - con i primari dei vari reparti dell'ospedale orvietano.

«Il disastro in cui versa la sanità pubblica del territorio di Orvieto, specchio della situazione drammatica regionale e nazionale – afferma in una nota la Fp Cgil di Terni - è vissuto da tutti noi ogni giorno, come operatori sanitari, come cittadine e cittadini. La Fp Cgil continua a chiedere un serio e reale confronto con il direttore, che però diserta i tavoli d’incontro del comparto con le organizzazioni sindacali e i rappresentanti delle lavoratrici e dei lavoratori». Il sindacato ternano punta il dito quindi contro De Fino senza tuttavia commentare direttamente la dichiarazione del manager sul caro vita che a Orvieto, più di altrove in Umbria, sembrerebbe spaventare così tanto i sanitari tanto da scegliere altre destinazioni.

Più diretto è Carlo Ceci, coordinatore di Fratelli di Italia Orvieto che afferma: «Il direttore generale della Usl Umbria 2, Massimo De Fino, attribuisce la carenza di personale medico che affligge la sanità orvietana al costo della vita eccessivamente elevato nella nostra città. In particolare, sarebbero gli affitti a scoraggiare i medici ad accettare il lavoro nell'ospedale orvietano. Ci sorprende la leggerezza con cui vengono rilasciate tali affermazioni da parte di un alto dirigente della sanità regionale – continua Ceci - che prova maggiore interesse nelle considerazioni immobiliari anziché nella ricerca di soluzione concrete per la sanità territoriale. Secondo questa equazione – affonda Fratelli d'Italia - le principali città italiane dovrebbero essere prive di medici, vista la crescita del costo della vita. Lo invitiamo pertanto a risolvere le problematiche che affliggono la sanità umbra viste le difficoltà che molti cittadini riscontrano quotidianamente».

 

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Il Messaggero