Orvieto, spot a peso d'oro: il Comune finisce sotto accusa

Orvieto, spot a peso d'oro: il Comune finisce sotto accusa
“Orvieto città viva. Esperienza autentica”. E' il titolo di un primo spot realizzato e diffuso nell'ambito di un più ampio progetto di marketing...

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Orvieto città viva. Esperienza autentica”. E' il titolo di un primo spot realizzato e diffuso nell'ambito di un più ampio progetto di marketing turistico che il comune di Orvieto ha affidato a una società di Genova, Finsa Spa. Il video ha, fin dalla sua presentazione alla città, avvenuta qualche settimana fa, suscitato numerosi interrogativi tanto da finire all'ordine del giorno dei lavori della terza commissione consiliare “Controllo e Garanzia” presieduta dalla consigliera Cristina Croce (Siamo Orvieto). Emozionale o no, a far discutere sul video politica e cittadinanza sarebbero le modalità di affidamento dei lavori (tutto il pacchetto ad affidamento diretto sfiora i 39 mila euro, quindi sotto la soglia dei 40 che avrebbero fatto scattare una gara di appalto) pertanto Croce ha chiesto lumi con accesso agli atti per capirci qualcosa in più.


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Sotto accusa però, non sarebbero affatto le procedure tecniche dell'affidamento e nemmeno il video in sé, ma la scelta di affidare il lavoro a una società non orvietana, che sbaglia pure la dizione del nome della città “Orvieto” in chiusura dello spot. Gradito o meno, il video sta ottenendo in rete un discreto successo di visualizzazioni – quasi 200 mila – ma il punto è: non sarebbe potuto essere realizzato, lui e tutto il resto del pacchetto (gli altri video previsti, il marketing relativo, la promozione, e i servizi di implementazione informatica di ticketing e booking del portale turistico) da un pool di soggetti tutti orvietani? Perché la scelta di Finsa? “Nel momento di maggiore crisi economica causata dal lock down – spiega Croce - l’amministrazione comunale sceglie una società di Genova, come se il territorio orvietano non esprimesse realtà professionali all’altezza di un tale compito!" Pronta la risposta della sindaca Tardani: «L’affidamento a Finsa, società con sedi a Roma, Milano, Genova e Torino, attiva nel settore delle soluzioni digitali e del marketing, partner di soggetti istituzionali e importanti aziende, comprende investimenti per una campagna di digital marketing e digital advertising, unitamente a un lavoro di media relations«." La spiegazione non convince del tutto anche perché a analizzare la brand reputation (l'effettivo peso nel web di un marchio) del partner scelto si scopre un sito web fermo al 2018, una pagina Facebook con 115 likers e un account Twitter con 89 followers. Pochino.
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Il Messaggero