Orvieto, sta meglio Maddalena la bimba nata mentre la mamma moriva di parto

Elisa Lardani, la mamma morta di parto
ORVIETO Maddalena è forte, sta lottando con il suo piccolo corpicino...

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ORVIETO Maddalena è forte, sta lottando con il suo piccolo corpicino per rimanere attaccata alla vita. Il sacrificio della mamma Elisa morta sabato pomeriggio dopo averla data alla luce per complicazioni nella fase del travaglio, non è stato vano. Maddy sta dando segnali positivi tanto da indurre i medici a pronunciarsi verso un cauto ottimismo. Si è infatti concluso la notte scorsa il trattamento di ipotermia generalizzato, cui era stato sottoposta la piccola dopo il suo trasferimento dall’ospedale di Orvieto all’unità di terapia intensiva neonatale dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia. La prima buona notizia dopo la tragedia che ha colpito la famiglia della bimba. A comunicare lo stato di salute della neonata, è stata la dottoressa Cristiana Germini. «Le condizioni della bimba sono migliorate – ha spiegato - il trattamento cui è stata sottoposta fin dal suo arrivo nella nostra struttura, ha dato esiti più che soddisfacenti, tant’è vero che ora i parametri vitali permettono di essere fiduciosi». La responsabile dell’Utin Gabriela Stangoni ha inoltre tenuto a sottolineare la soddisfazione degli operatori dell’unità di terapia intensiva neonatale del S. Maria della Misericordia, per l’evoluzione del quadro clinico di Maddalena. Tanti in questi giorni i messaggi cordoglio che sono stati inviati alla famiglia e al marito di Elisa, Luca sul proprio profilo facebook. Toccante il messaggio che lunedì, durante il funerale della giovane mamma, celebratosi comunque in un clima di serenità, ha letto il marito Luca. «Da quando è accaduto – ha detto – mi ripeto 'A testa alta, fino in fondo'. Chi corre, chi fa le gare sa che non si guardano i piedi. Portando la bara di Elisa ho capito perché a testa alta, fino in fondo. Perché a testa alta ho visto Lui. È la mia forza, il mio coraggio. Non è molto ortodosso ma vorrei citare una canzone di Jovanotti che a noi piace molto: l'eternità è un battito di ciglia. E noi siamo fatti per l'eternità. Chiara Corbella ce l'ha insegnato con la sua testimonianza. Siamo nati e non moriremo mai più. Noi abbiamo scelto di guardare in faccia la vita e scommetterci, senza paura. Abbiamo scelto di amare fino in fondo».
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Il Messaggero