Orvieto, Madre e figlio da mesi vivono in macchina all'autogrill Fabro Est, serve una mano dalle istituzioni

Orvieto, Madre e figlio da mesi vivono in macchina all'autogrill Fabro Est, serve una mano dalle istituzioni
Erano i primi giorni di luglio 2021 quando alla centrale operativa della Polizia Stradale di Orvieto, giunse una segnalazione in cui si parlava di un’auto sospetta che da...

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Erano i primi giorni di luglio 2021 quando alla centrale operativa della Polizia Stradale di Orvieto, giunse una segnalazione in cui si parlava di un’auto sospetta che da alcuni giorni sostava nell’area di servizio “Fabro Est”, sulla Autostrada del Sole, con a bordo due persone, una donna ed un giovane uomo. Gli agenti della Stradale intervennero subito e effettivamente, nel posto segnalato, notarono una Fiat Panda con a bordo i due.

Quello che avrebbero scoperto solo dopo era che i due, madre e figlio, di 59 e 25 anni, originari del sud Italia ma residenti in un comune del Comasco, in pratica vivevano in quella auto dopo che la donna, a causa di una situazione familiare piuttosto complessa aveva perso il lavoro e la sua situazione economica, conseguentemente, era precipitata tanto da farle perdere anche la casa. Disperata e affranta era così partita con il figlio alla volta di Fabro, paese umbro che le era rimasto nel cuore poiché da piccola il padre la portava spesso a Città della Pieve, una cittadina nelle vicinanze, e quindi quei luoghi e i ricordi le davano un po’ di sostegno e conforto per sopportare la sofferenza provocata dal disagio che stava vivendo insieme al figlio. Fermarsi in autogrill era sembrata loro una buona soluzione, se non altro per la possibilità di usare i servizi igienici.

La Polizia Stradale di Orvieto allora si fece subito carico di acquistare per loro generi alimentari, un piccolo conforto in un momento drammatico, quasi “adottando” i due. Da luglio, madre e figlio, sono però ancora lì, a Fabro Est, a bordo della Panda, l'unico bene rimasto loro. E nonostante una gara di solidarietà avviata per loro da polizia, dalla parrocchia, e da tante altre generose realtà, la loro situazione è sostanzialmente immutata. Della vicenda se ne sta occupando anche il comune di Fabro, grazie ai servizi sociali, ma al momento madre e figlio sono ancora lì con davanti un inverno che certamente non aiuterà. Nel frattempo al giovane, secondo quanto si apprende, sarebbero arrivate anche un paio di proposte di lavoro ma l'uomo che ha qualche problema di salute, certificato, non le ha potute accettare.

Le giornate per loro sono sempre più o meno uguali, tranne quando qualche anima buona offre loro una notte in albergo, o un pasto in qualche trattoria come è successo a Ferragosto quando, grazie alla generosità di un albergatore orvietano hanno potuto dormire una notte a Orvieto. Molte le persone che fin qui hanno portato loro viveri e soldi per andare avanti, o aiuti tecnici per la macchina che ormai è la sola loro casa, ma la situazione ha bisogno di una svolta che solo le istituzioni, probabilmente possono avviare. Ogni tanto i due mettono in moto la Panda e fanno piccoli giri in zona, alla ricerca di un qualcosa o qualcuno che possa dar loro un futuro, una speranza, seppur piccola, ma poi tornano sempre, disperati e soli nella piazzola dell'autogrill di Fabro Est.

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Il Messaggero