Orvieto, le infiltrazioni d'acqua minacciano Palazzo Filippeschi e il Pozzo della Cava

Orvieto, le infiltrazioni d'acqua minacciano Palazzo Filippeschi e il Pozzo della Cava
ORVIETO Alcune infiltrazioni d'acqua sotto via Malabranca, nel...

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ORVIETO Alcune infiltrazioni d'acqua sotto via Malabranca, nel quartiere medievale di Orvieto, rischiano di mettere in pericolo la sicurezza dello storico Palazzo Filippeschi e dell'uscita del percorso dei sotterranei del Pozzo della Cava. Per questo motivo i proprietari, assistiti dal geometra Massimo Danti, nei giorni scorsi hanno inviato all'Ufficio Tecnico del comune, e per conoscenza anche alla sindaca Tardani, una relazione da cui si evincono i rischi per le due strutture monumentali e per la via che collega il centro cittadino all'antichissima chiesa di San Giovenale, richiedendo con urgenza la bonifica. In ballo ci sarebbero l'ingrandirsi delle infiltrazioni di via Malabranca, la caduta di parti di cornicione e di stuccature, la caduta di tali porzioni all'interno del cortile di uscita del percorso archeologico del Pozzo della Cava, riconosciuto come monumento nazionale dal 1999, nonché la grave compromissione della parete sud delle ultime due grotte del complesso archeologico omonimo, e l'estendersi delle infiltrazioni sui muri di sostegno del Palazzo Filippeschi, anch'esso sottoposto a vincolo ministeriale come monumento. «Sebbene segnalata da oltre dieci anni scrivono i gestori del Pozzo della Cava che si trova proprio sotto il palazzo in questione - l'infiltrazione ha assunto recentemente dimensioni ragguardevoli, provocando anche alcuni distaccamenti di tufi e il licenziamento di un grosso masso, come evidenziato durante la rimozione delle piante infestanti sul muraglione di sostegno della via, di proprietà comunale.» Inoltre a quanto pare le piogge degli ultimi giorni pare abbiano evidenziato ancor più il problema. «Tra le possibili cause, infatti si spiega nella relazione - la mancanza di caditoie per la raccolta delle acque piovane della strada e la totale assenza di stuccatura del selciato di via Malabranca.» La situazione, già nota al comune, è tornata di preoccupante attualità proprio durante i lavori di pulizia del muro di sostegno della via superiore, lavori che, a quanto si apprende, non erano stati eseguiti negli ultimi due anni, probabilmente a causa delle tante incombenze Covid. I gestori del Pozzo della Cava, hanno però nel tempo fatto eseguire numerosi controlli, in gran parte del tutto a proprie spese, arrivando a consegnare all'Ufficio Tecnico comunale una relazione dettagliata del problema che al momento si presenta come una grossa infiltrazione su uno dei muri perimetrali dell'uscita del monumento. A dicembre il Pozzo della Cava tornerà a ospitare lo storico Presepe e un problema del genere potrebbe perfino arrivare a comprometterne la fruizione da parte del pubblico. Proprio per questo i gestori del Pozzo chiedono al comune una «rapida indagine di ricerca di tutte le possibili cause di infiltrazione, la bonifica delle aree interessate per scongiurare nuovi pesanti crolli nei monumenti citati, il ripristino delle stuccature del muraglione e la messa in sicurezza del cornicione nel tratto appena citato».


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Il Messaggero