Orvieto. La Polizia Stradale blocca un traffico di auto di lusso del valore di un milione di euro

Orvieto. La Polizia Stradale blocca un traffico di auto di lusso del valore di un milione di euro
E’ sempre alta l’attenzione della Polizia di Stato verso fenomeni criminali tra cui quello del traffico di veicoli ...

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E’ sempre alta l’attenzione della Polizia di Stato verso fenomeni criminali tra cui quello del traffico di veicoli


di elevato valore che dopo esser stati sottratti in vari modi ai legittimi proprietari vengono riciclati e spesso
destinati all’esportazione verso paesi extracomunitari. E’ in quest’ottica che nelle scorse nottate la Polizia
Stradale di Orvieto
, coordinata dal sostituto commissario Stefano Spagnoli, ha dato corso ad un’operazione grazie alla quale sono state sequestrate tre autovetture, mentre una quarta, è stata fermata dai colleghi di Arezzo, quattro auto il cui valore complessivo è di circa 1 milione di euro.

«Si tratta di modelli prestigiosi il cui viaggio in direzione nord sull’A1 non è passato inosservato agli agenti di una
pattuglia della Stradale di Orvieto - riferisce una nota del comando provinciale - che durante una delle consuete ricognizioni nelle aree di servizio hanno notate tre auto di pregio parcheggiate con i tre conducenti all’esterno mentre una quarta vettura, sempre della stessa categoria “di lusso”, stava proprio in quei momenti riprendendo la marcia in direzione nord».

«L'intuito e l’esperienza degli agenti orvietani - continua la nota - ha suggerito loro di approfondire i controlli ancor prima che i conducenti, tra l’altro molto curati nell’aspetto probabilmente per “allinearsi” al livello delle auto, risalissero a bordo per ripartire. Gli autisti, tutti cittadini francesi originari di paesi nordafricani (Tunisia, Algeria, Marocco), conservando la massima tranquillità hanno dimostrato agli agenti di aver noleggiato le auto in Campania esibendo i contratti di nolo. Gli agenti della Stradale, hanno però notato che a bordo di una delle auto era iniziato lo smontaggio di una copertura di plastica interna all’abitacolo. Non soddisfatti quindi delle spiegazioni avute dai tre uomini, gli agenti hanno diramato via radio alle altre pattuglie la richiesta di rintracciare la quarta auto vista allontanarsi poco prima e che, alcuni minuti dopo, è stata fermata dai colleghi della Stradale di Arezzo, auto anch'essa dal valore molto elevato».

«Gli accertamenti messi in atto dagli uomini della Polizia, subito rilevatisi complessi, sono poi proseguiti al comando orvietano. Qui, agli investigatori della Polstrada, nonostante i numerosi elementi prodotti dai cittadini francesi con l’evidente intento di sviare le indagini, non è però sfuggito un piccolissimo particolare emerso sia nelle dichiarazioni di uno di essi, sia in un documento trovato nelle auto. Ciò - spiega la Polizia - ha permesso di dare conferma al fatto che anche l’auto fermata ad Arezzo facesse parte dello stesso “convoglio”. Le investigazioni, complesse ma minuziose e tuttora in corso, hanno permesso di scoprire che delle auto, negli ultimi mesi del 2022, unitamente ad altre 12 della stessa categoria per un valore complessivo di circa 4 milioni di euro, se ne era indebitamente appropriata una ditta di autonoleggi nel Napoletano che a sua volta le aveva prese a noleggio da un’altra ditta nel Frusinate».

Secondo quanto riferito dalla Polizia, gli altri elementi emersi nel corso dei controlli, elementi sui quali gli investigatori stanno tuttora lavorando - si indaga anche sulle condizioni di noleggio e subnoleggio delle auto - hanno portato a far emergere finora «la commissione di numerosi reati oltre a quello dell’appropriazione indebita (che sembrerebbe essere uno tra i minori) con l’intervento di numerose persone, sia italiane che straniere anche in territori extranazionali», coinvolte a vario titolo in quello che finora appare essere, salvo altro ancora da verificare su cui vige il riserbo degli investigatori, «un traffico di veicoli destinati al riciclaggio e all’esportazione, e per alcuni dei veicoli tra i 16 di cui sono state ricostruite le sorti, le immediate e serrate indagini ne hanno già fatto trovare le tracce in paesi extraeuropei». I tre cittadini francesi sono stati denunciati per ricettazione.

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Il Messaggero