Orvieto, Bebo Storti al Mancinelli è "Il testimone"

Bebo Storti e Fabrizio Coniglio
ORVIETO - Orvieto sceglie la storia di Giacomo Ciaccio Montalto, il magistrato ucciso dalla mafia a Val d’Erice nel 1983, per celebrare la Giornata nazionale della memoria e...

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ORVIETO - Orvieto sceglie la storia di Giacomo Ciaccio Montalto, il magistrato ucciso dalla mafia a Val d’Erice nel 1983, per celebrare la Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie. La vicenda è raccontata nello spettacolo “Il testimone” che domani sera – con una matinee riservata alle scuole – portano sul palco del teatro Mancinelli Bebo Storti e Fabrizio Coniglio. Basato su fonti storiche, lo spettacolo racconta la battaglia del magistrato Giacomo Ciaccio Montalto, figura semidimenticata nonostante sia stato fra i primi a schierarsi dichiaratamente contro la mafia trapanese, collegata a quella statunitense. Attraverso un simbolico viaggio in barca da Civitavecchia a Trapani, dove Montalto viveva, i due attori rievocano i tempi in cui il magistrato lottava per la giustizia e la legalità e ricordano la sua amicizia col giudice romano Mario Almerighi, coautore del testo insieme a Coniglio, fino al suo brutale assassinio nel 1983. Lo spettacolo, patrocinato da ministero dell’Interno, ministero di Grazia e Giustizia, consiglio regionale dell’Umbria e sostenuto dalla Cna Umbria, rientra nel progetto “Scuole a teatro” con il quale l’associazione Tema vuole sensibilizzare i ragazzi su importanti tematiche sociali. E sempre per parlare di lotta alla mafia è in programma il 13 aprile anche lo spettacolo “Per questo mi chiamo Giovanni” che ripercorre la vita e l’impegno di Giovanni Falcone.
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Il Messaggero