Orvieto, l'associazione CiCasco raccoglie fondi per una giostra inclusiva

Orvieto, l'associazione CiCasco raccoglie fondi per una giostra inclusiva
Acquistare una giostra girevole che potrà essere utilizzata da tutti. Una struttura che consentirà a bambini con disabilità motorie e bambini...

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Acquistare una giostra girevole che potrà essere utilizzata da tutti. Una struttura che consentirà a bambini con disabilità motorie e bambini “normodotati” di giocare insieme, conoscersi, mettersi in gioco e scoprire che divertirsi tutti insieme, nel rispetto delle differenze, è un’esperienza bellissima.

E' questo l'obiettivo dell'associazione orvietana “ciCasco - Metti in moto l’inclusione”, i cui volontari hanno diffuso ieri un appello: «Aiutateci ad acquistare la giostra dell’inclusione» e lo hanno fatto contemporaneamente al lancio di una raccolta fondi che consenta di acquistare il gioco inclusivo da installare in un parco di Orvieto. L'associazione ciCasco, nata da alcuni anni a Orvieto, è formata da un gruppo di volontari impegnati a far sì che le persone con disabilità possano godere delle stesse possibilità di integrazione e di inclusione riconosciute a chi non ha fragilità e che si impegnano molto sul tema dell’inclusione.

«Grazie a questa iniziativa si rende effettivo il diritto al gioco anche dei piccoli con disabilità – spiega il presidente di ciCasco, Leandro Tortolini – a Orvieto non esistono parchi con giochi accessibili a bambini con disabilità e siamo certi che con l’aiuto di tante persone riusciremo ad acquistare la giostra dell’inclusione. L’iniziativa risponde a quanto previsto dalla Convenzione internazionale sui diritti dei bambini e degli adolescenti del 1989 che, con l’articolo 31, riconosce al bambino il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età».

Intanto, mentre è partita la raccolta fondi a cui è possibile aderire visitando la pagina web https://facedonate.org/cicasco, i volontari di ciCasco stanno mettendo a punto, per il 28 e 29 ottobre, una due-giorni di attività e iniziative per sensibilizzare la città sul tema dell’inclusione sociale. «Un evento – spiega Tortolini – dedicato a tutti, inclusivo, che sia fruibile da tutti e che porti i bambini con disabilità, e le loro famiglie, a condividere spazi, giochi, attività, con i bambini normodotati e che porti quest'ultimi a sviluppare quella sensibilità necessaria a attivare la vera inclusione».

Nei prossimi giorni, inoltre, si terrà un incontro tra l'associazione e il comune di Orvieto che già da tempo ha avviato un progetto che mette al centro l'inclusione sociale. «A Orvieto – continua Tortolini – c'è poco volontariato in questo senso. Le strutture dedicate ci sono, e fanno il loro dovere, partecipando a bandi, realizzando laboratori e attività ma quello che manca è proprio il volontariato, le persone, e spesso i ragazzi disabili sono soli. Oltre alla scuola non c'è molto altro per loro e le loro famiglie, c'è bisogno di luoghi, di creare spazi e contesti sociali nei quali sia possibile incontrarsi tutti, dove sia possibile per un ragazzo disabile passare del tempo con uno normodotato, e per entrambi sia possibile vivere insieme il gioco, il tempo, gli spazi.»

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Il Messaggero