Orvieto, altri 10 giorni per decidere sull'ampliamento della discarica

La discarica Le Crete di Orvieto
ORVIETO - Discarica, altri dieci giorni per decidere...

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ORVIETO - Discarica, altri dieci giorni per decidere sull’ampliamento. Avrà un’appendice, peraltro prevista dalla procedura, la conferenza dei servizi in Regione nell’ambito del procedimento di Via sul progetto presentato da Acea per la discarica Le Crete di Orvieto. Nell’ultima riunione di ieri, infatti, quasi nessuno dei soggetti coinvolti ha depositato formalmente il proprio parere riservandosi di farlo entro i prossimi 10 giorni come consentito dalla legge. Il più atteso era quello della Soprintendenza che – assente la soprintendente – attraverso uno dei funzionari delegati avrebbe anticipato un orientamento favorevole al progetto riservandosi tuttavia di fare un ulteriore approfondimento alla luce di quanto segnalato nei giorni scorsi da Italia Nostra circa la necessità del pronunciamento del Consiglio Superiore per i Beni Culturali e Paesaggistici e del Comitato tecnico scientifico del Mibact per dirimere il contrasto con il parere negativo  della stessa Soprintendenza formulato sulla precedente richiesta di ampliamento. Dal punto di vista tecnico, dunque, non sembrerebbero esserci più ostacoli per il via libera al progetto di Acea anche se a oggi risulta depositato solo il parere – positivo – del Servizio geologico della Regione. Già oggi, invece, il Comune di Orvieto si è impegnato a formalizzare il suo “no” politico anticipato verbalmente in conferenza dal sindaco Germani. Tutto ciò prelude a un’ulteriore appendice come quella che si verificò nel 2015 dopo la prima richiesta di ampliamento vale a dire la convocazione del comitato di coordinamento, una sorta di organo di conciliazione dove non si discuterà del merito tecnico ma la giunta regionale sarà chiamata a valutare il dissenso dell’amministrazione comunale per arrivare a una proposta di soluzione o, come successo due anni fa, alla decisione di non superare il no del Comune e bloccare l’iter del progetto. Quello richiesto a gran voce dalle associazioni ambientaliste e da tutte le forze politiche cittadine in occasione del sit in di sabato.   
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Il Messaggero