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Lo studio dell'Usl 2 ha coinvolto 608 donne che hanno partorito da gennaio a dicembre 2017 e da gennaio a giugno 2018 presso l'ospedale Santa Maria della Stella di Orvieto, con follow-up a tre e sei mesi. «In questa rilevazione - spiegano gli autori - si è visto come l’allattamento al seno esclusivo è influenzato in maniera positiva sia per l'inizio sia per il prolungamento a 3 e 6 mesi dalla presenza del bambino insieme alla madre nella stessa stanza, dal contatto pelle a pelle, dalla nascita naturale, dalla nazionalità e anche dall'aver partecipato ad un corso di assistenza alla nascita portino a tanti benefici per il piccolo nato». L’intuizione dei medici dell’ospedale di Orvieto sono stati riconosciuti nel corso della terza edizione dell'”International webinar on Global Healthcare and Nutrition” dagli organizzatori del convegno e del comitato scientifico del centro internazionale per la salute globale e della nutrizione con sede negli Stati Uniti. Lo studio presentato è stato effettuato dal Cersag (Centro regionale per la salute globale) di Orvieto e dal servizio di ostetricia e ginecologia dell'ospedale "Santa Maria della Stella" con lo scopo di indagare se le pratiche di cura e supporto, così come effettuate durante il periodo perinatale, hanno influenzato l’inizio e la durata dell’allattamento al seno. «In questa rilevazione – sostengono - si è visto come l’allattamento al seno è influenzato in maniera positiva sia per l'inizio sia per il prolungamento a 3 e 6 mesi dal contatto pelle a pelle, non possa che essere di stimolo per il piccolo a crescere sano». Nei presidi umbri, è diventato un metodo quello di allattare i proprio figli almeno fino al sesto mese di età. Non è un caso, infatti, che in Umbria l’allattamento al seno al sesto mese è molto più alto della media nazionale.
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Il Messaggero