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TERNI Dal prossimo lunedì il servizio di oncoematologia prenderà possesso del nuovo reparto all’interno dell’Azienda ospedaliera, dopo quasi vent’anni di promesse e progetti andati in fumo. Lì, nel reparto che fu di medicina interna, i tanti pazienti e accompagnatori avranno modo di avere un po’ più di spazio rispetto alla vecchia postazione, ma semplicemente perché appena fuori la porta del reparto c’è un’ampia sala d’aspetto, cosa che prima non c’era. Perché, poi facendo i dovuti conti, le stanze per le terapie e i prelievi sono più o meno le stesse. Intanto qualche strascico all’indomani dell’inaugurazione del servizio tenutesi il 5 ottobre alla presenza della presidente della Regione Donatella Tesei e il rettore dell’Università Maurizio Oliviero l’ha lasciato. La Aull (Associazione umbra leucemie e linfomi) comitato di Terni, a firma del suo presidente Stefano Dagioni ha inviato una lettera al commissario Pasquale Chiarelli «ci sentiamo rammaricati di aver saputo dell’inaugurazione del servizio solo attraverso i media e non dalla Direzione generale. Riteniamo che ciò non sia rispettoso – continua - nei confronti dell’impegno profuso dalla società civile ternana e di tutte le associazioni, ivi compresa la nostra, che hanno supportato e supportano l’ Oncoematologia, nella convinzione che tale scelta sia solo un sbaglio non voluto, rimaniamo a disposizione per ogni necessità». Ma l'azienda ospedaliera ha risposto velocemente: «La direzione dell’Azienda ospedaliera Santa Maria di Terni precisa di non aver invitato la AULL né altre associazioni in occasione dell’inaugurazione della nuova sede di Oncoematologia. Si rammarica per non averli avvisati con anticipo ma già oggi il presidente Diagioni e il commissario Chiarelli si sono sentiti per incontrarsi a breve anche insieme ai delegati dell'associazione AULL di Terni». Il comitato promotore pro- oncoematologia nei mesi scorsi aveva raccolto ed inviato ai vertici dell’ospedale e al sindaco di Terni più di 12 mila firme per chiedere a gran voce lo spostamento del servizio. E c’è anche dell’altro: la Aull aveva dirottato al servizio di oncoematologia i primi 300 mila euro che un paziente aveva donato per il miglioramento della struttura interna. Altri soldi arriveranno ancora a oncoematologia grazie a questo signore passato a migliore vita.
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Il Messaggero