La donna killer di Bettona: dalla tv allo sfratto 10 anni fa

La donna killer di Bettona: dalla tv allo sfratto 10 anni fa
BETTONA - Da almeno dieci anni non la vedono più, nella frazione di Passaggio. Ma il ricordo di Alessandra Galea, la donna di 51 anni accusata di aver ucciso a Fabriano il...

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BETTONA - Da almeno dieci anni non la vedono più, nella frazione di Passaggio. Ma il ricordo di Alessandra Galea, la donna di 51 anni accusata di aver ucciso a Fabriano il 60enne Fausto Baldoni a colpi di abat jour, in alcuni residenti è ancora vivo.

Sicuramente per la relazione avuta con un uomo della zona e dalla quale ha avuto due figli. Ma non solo. C’è infatti chi la ricorda, circa venticinque anni fa, tra gli ospiti di un noto talk show televisivo nazionale. Una partecipazione non a caso, dal momento che a quei tempi veniva definita «bellissima». E poi la passione per gli animali, con una casa piena di gatti e le passeggiate in paese con un pony.
Passione per gli animali che potrebbe essere stata, una decina d’anni fa come detto, una delle ragioni per cui ha abbandonato Passaggio di Bettona dal momento che la presenza dei gatti sarebbe diventata così pesante da costringere un vicino a chiamare Comune e Asl. Ma c’è anche chi sostiene come potrebbero contemporaneamente esserci state delle questioni legate a rate di mutui o affitti non pagati.
Insomma, una presenza non certo passata inosservata nella frazione di Bettona, dove ieri si è a lungo parlato di lei quando dalla tarda mattinata è iniziato a circolare il suo nome in relazione all’omicidio di Fabriano e anche la notizia che lei avesse voluto mantenere la residenza nel comune di Bettona.
LA DIFESA 
Nativa di Jesi, sempre a Passaggio ricordano come la donna fosse arrivata proveniente dalla zona di Tordandrea. Da anni vive però in maniera stabile a Fabriano. L’uomo che è accusata di aver ucciso viene indicato come il suo compagno, o comunque una persona con cui aveva una relazione da tempo. 
«Non c’era nessuna intenzione di ucciderlo. Si è solo difesa». Così l’avvocato Franco Libori, del foro di Perugia, spiega quanto accaduto sabato sera in via Castelli, a Fabriano. Ma, stando a quanto trapela dalle Marche, questa versione dei fatti non sarebbe stata ritenuta particolarmente credibile tanto dai carabinieri del nucleo investigativo di Fabriano quanto dal sostituto procuratore di Ancona, Daniele Paci. Che infatti ne ha chiesto il fermo per omicidio volontario. E ora è nel carcere di Pesaro. «Tra Fausto e la compagna c’erano molti problemi, tanti litigi. Più volte, l’uomo ha confidato ai familiari di temere per la propria vita, tanto da aver fatto sparire tutti i coltelli. Temeva anche di essere avvelenato e spesso viveva chiuso in una stanza, quando lei era in casa» ha detto l’avvocato Angelo Franceschetti, che tutela i fratelli di Baldoni.
LA GEMELLA 

Il dramma nel dramma di questa storia è che, nel luglio di 9 anni fa e sempre a Fabriano, la sorella gemella di Alessandra, Consuelo, uccise la madre colpendola più volte con il calcio di un fucile mitragliatore per soft air fino a romperle il cranio. Consuelo il 6 febbraio del 2015 è stata assolta dal Gup di Ancona per incapacità di intendere e di volere, ma le è stata applicata la reclusione di dieci anni in un ospedale psichiatrico giudiziario.
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Il Messaggero