"Non c'è pace" veramente. Vicaretti presenta il libro sulla crisi del movimento pacifista

"Non c'è pace" veramente. Vicaretti presenta il libro sulla crisi del movimento pacifista
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NARNI «Perché non stiamo più in piazza con la bandiera della pace?». Roberto Vicaretti, classe 1982, narnese, interista, giornalista Rai (volto noto di Rainews24, ha condotto Agorà estate su Rai3), si pone la domanda insieme alla moglie Romina Perni, ricercatrice in filosofia politica all’Università degli studi di Perugia e prima ancora militante nel movimento della pace. 

Ne nasce un libro a quattro mani, 160 pagine, People editore, che i due autori presentano a Narni, dove vivono, mercoledì 23 settembre alle ore 17 presso il ristorante Rustico. Il titolo è “Non c'è pace, crisi ed evoluzione del movimento pacifista”. «In un mondo ancora attraversato da violenze, conflitti, guerre spesso dimenticate o nascoste - spiegano gli autori - il movimento pacifista fatica a trovare spazi. La stagione della grande mobilitazione d'inizio millennio appare lontana anni luce. Cosa è cambiato rispetto a quando il movimento arcobaleno era capace di riempire le piazze e di spingere gli italiani ad esporre la bandiera della pace alla finestra? Molto meno di vent'anni dopo, la cronaca descrive un paesaggio assai diverso. Il linguaggio della pace non è più pop. Eppure una mobilitazione, soprattutto tra i più giovani, sta crescendo: quella che impone l'ambientalismo come tema globale, irrinunciabile per l'agenda politica. E dalla crisi del movimento pacifista quale lezione può trarre chi oggi scende in piazza contro il cambiamento climatico? Insieme a professori e professoresse, studiosi e studiose, attivisti e attiviste, politici, abbiamo indagato le possibili cause esterne e interne che hanno contribuito alla mutazione arcobaleno». 
«Riflettere su questo potrebbe aiutarci anche a comprendere la portata della nuova ondata di partecipazione e, magari, a non commettere gli stessi errori del passato» - argomenta Vicaretti. 

Un professionista che ha eletto Narni città ideale in cui vivere «perché gronda di storia ed è stata capace di reinventarsi e superare le varie fasi della crisi industriale», che fa il pendolare con la capitale e che cerca di dare una risposta alla mancanza di bandiere arcobaleno sui terrazzi della gente. Ricorda il periodo in cui marciava verso Assisi. «Fisicamente ci ritrovavamo uno accanto all’ altro a condividere i valori di giustizia civile. Per me partecipare alla marcia della pace era un momento di confronto con persone che portavano con sé una visione di Paese e di mondo legata all’eguaglianza». “Non c’è pace” veramente – ribadisce Vicaretti, nel senso che il tema della pace non è più così sentito come vent’anni fa. Questo libro vuole essere anche l’inizio di un viaggio che porta tante altre persone ad interrogarsi su questo tema. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero