«Norcia deve diventare il simbolo della ricostruzione»

«Norcia deve diventare il simbolo della ricostruzione»
NORCIA - «Norcia nel 2018 deve essere un grande teatro della ricostruzione a cielo aperto, ci attendiamo l'avvio di tutti i cantieri così da segnare il...

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NORCIA - «Norcia nel 2018 deve essere un grande teatro della ricostruzione a cielo aperto, ci attendiamo l'avvio di tutti i cantieri così da segnare il rinascimento di una città e di una comunità», a dirlo è Vincenzo Bianconi, presidente di Federalberghi Umbria e imprenditore nursino del turismo.

«Dobbiamo tornare ad essere competitivi e attrattivi sui mercati internazionali nel più breve tempo possibile - sottolinea Binaconi all'Ansa - e dopo l'anno appena trascorso a fronteggiare l'emergenza post sisma, adesso entriamo nei mesi clou per avviare la reale ripartenza della città e dell'intera Valnerina colpita dal sisma». L'imprenditore si dice fiducioso dai segnali che quotidianamente giungono su territorio. «Uno su tutti - sottolinea - è il segnale positivo che ci è arrivato per il Capodanno, il fatto che molte persone, ovviamente nella misura in cui Norcia poteva ospitarli, hanno scelto di trascorrerlo qui da noi è un fatto molto importante». Gli attuali 300 posti letto che la città di San Benedetto al momento è in grado di offrire sono stati tutti occupati. «E molti turisti, pur non potendo pernottare, hanno scelto i cenoni che i ristoratori nursini hanno organizzato nella serata di San Silvestro» dice ancora il presidente di Federalberghi. Infine una riflessione sul sisma e gli effetti procurati sulla classe imprenditoriale: «Il terremoto - spiega Bianconi - è senza ombra di dubbio un momento di crisi generale, ma è anche una straordinaria opportunità per rimettersi in discussione e andare oltre sé stessi e per misurarsi anche con la vita. Accettiamola questa sfida, perché ci consentirà di dimostrare quanto valiamo». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero