Non solo il Fentanyl: Perugia, è allarme psicofarmaci

Almeno tre telefonate a settimana dal capoluogo da persone o famiglie nel tunnel delle droghe

Non solo il Fentanyl: Perugia, è allarme psicofarmaci
PERUGIA – Il Fentanyl nell’eroina a rappresentare la frontiera ultima dello sballo. E particolarmente preoccupante, viste le tante morti negli Usa. Ma c’è...

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PERUGIA – Il Fentanyl nell’eroina a rappresentare la frontiera ultima dello sballo. E particolarmente preoccupante, viste le tante morti negli Usa. Ma c’è un allarme che si muove di pari passo, in modo meno rumoroso ma ugualmente inquietante: la dipendenza da psicofarmaci. Inquietante non solo in quanto dipendenza, inquietante in quanto riguarda sempre più giovani e giovanissimi. Che sono sicuramente a rischio per l’acquisto di eroina mescolata al potentissimo oppioide sintetico. Ma che, rispetto ad andare per strada ad acquistare dosi dagli spacciatori oppure a ordinare la droga su internet, lo sono chiaramente molto di più se si pensa alle boccette di mamma e papà in casa o alla possibilità sicuramente meno complicata di acquistarli.

Perché il dato è certo: anche a Perugia sempre più giovani e giovanissimi fanno ricorso ad ansiolitici e antidepressivi per reggere la pressione della vita, che sia per questioni private o di studio e lavoro cambia poco, ma alla fine scoprono che questi medicinali mescolati all’alcol non solo creano dipendenza ma diventano anche via privilegiata per stordirsi e illudersi di alleggerire quella pressione almeno per qualche ora.

IL DATO

Non è un caso come “Narcotici anonimi” abbia organizzato un meeting da oggi a domenica proprio a Perugia, all’interno del Chocohotel. Per il ritrovamento del Fentanyl nell’eroina che è stato tra i primi in Italia, perché il capoluogo e l’Umbria restano capofila nazionale in fatto di incidenza di morti per droga, ma anche perché proprio da Perugia stanno aumentando le richieste di aiuto di persone in difficoltà con gli stupefacenti e i policonsumi ma anche di famiglie che non sanno più come aiutare un figlio o un nipote. È il caso di una nonna, che qualche giorno fa ha chiamato l’help line dell’associazione di auto-mutuo-aiuto, perché ha scoperto come il nipote faccia uso di sostanze ed è molto preoccupata. «Moltissime donne e moltissimi ragazzi giovani toccano il fondo con il connubio ansiolitici-alcol» sottolineano dall’associazione. Per poi rendere noto come nell’ultimo anno, nella zona di Perugia si è avuto un incremento del 20 per cento delle richieste di aiuto. A una media di almeno tre chiamate a settimana al numero 06-84025043 dell’help line. Per questo motivo l’associazione punta a dare vita a un gruppo anche a Perugia oltre a quello di Terni, attivo già da 20 anni (per info na-italia.org.). Con iniziative di sostegno anche per i familiari. «A chiamare - dicono ancora da Narcotici anonimi - sono sia persone che riconoscono di avere un problema con le dipendenze, che familiari. Poi ci sono giovani coppie, anche con figli piccoli. Un paio di chiamate è giunta da ragazzi giovanissimi alle prese con la scelta della sede universitaria che chiedevano se a Perugia ci fosse un gruppo nostro». Riguardo alle sostanze utilizzate, va detto che Narcotici Anonimi non si focalizza in maniera particolare sulla sostanza, ma sulla dipendenza. Ormai le polidipendenze sono la pressoché totalità. E’ difficile che a chiedere aiuto sia l’eroinomane “puro” o il cocainomane “puro”. Per esempio, molto ricorrente è il connubio alcol-cocaina-gioco d’azzardo. Poi ci sono anche persone che si ritrovano in crisi d’astinenza da eroina a loro insaputa. Si tratta di persone - per lo più giovanissimi – che utilizzano marjuana o cannabinoidi, però quando provano a smettere hanno i sintomi dell’astinenza da oppiacei. Questo perché l’erba viene spesso “bagnata” con altre sostanze per aumentarne gli effetti o la dipendenza.

LE INDAGINI

Vanno intanto avanti le indagini da parte delle forze dell’ordine per inquadrare nel modo più nitido possibile la questione Fentanyl dopo il recente ritrovamento di una percentuale dell’oppioide in una dose di eroina smerciata presumibilmente nella zona di Fontivegge. Qualche giorno fa, il Comitato per l’ordine e la sicurezza in prefettura ha sancito l’innalzamento della prevenzione e in particolare dei controlli sullo stupefacente sequestrato. Coordinamento tra Procura e forze dell’ordine per capire se è un fenomeno isolato o ci sia un mercato fin qui rimasto nell’ombra.

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Il Messaggero