Nomine all'Opera del Duomo di Orvieto, interrogazione in Senato al Ministro dell'Interno

Nomine all'Opera del Duomo di Orvieto, interrogazione in Senato al Ministro dell'Interno
Porta la firma dei senatori, tutti del Movimento 5 Stelle, Emma Pavanelli (prima firmataria), Gianluca Ferrara, Fabrizio Trentacoste, Sergio Puglia e Orietta Vanin...

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Porta la firma dei senatori, tutti del Movimento 5 Stelle, Emma Pavanelli (prima firmataria), Gianluca Ferrara, Fabrizio Trentacoste, Sergio Puglia e Orietta Vanin l'interrogazione proposta in Senato che chiede al Ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, chiarimenti sulle recenti nomine del consiglio di amministrazione dell'Opera del Duomo di Orvieto. 



“Per l’importanza che l’Opera del Duomo rappresenta per l’Umbria - spiega la senatrice umbra Pavanelli in una nota stampa - gioiello architettonico classificato come Fabbriceria maggiore, ho depositato una interrogazione al ministro dell’Interno al fine di vigilare sulle corrette procedure eseguite per la nomina dei membri del cda”.

“Secondo quanto scritto nello statuto dell’Opera del Duomo - aggiunge Pavanelli - sono sette i consiglieri che siedono nel cda: due di nomina curiale, cinque di nomina laica attualmente espressi dal ministero dell’Interno “sentito il vescovo”. Ma già pochi giorni dopo l’insediamento del nuovo cda, il 29 agosto 2020, all’interno dell’Opera si era creato una forte tensione per la procedura di scelta dei cinque consiglieri nominati dal Prefetto di Terni da parte del nuovo vescovo di Orvieto che aveva espresso forte disappunto sui cinque nomi di nomina governativa poiché erano stati cambiati rispetto a quelli in precedenza concordati con il vescovo precedente, nel frattempo andato in pensione. Contrasti che hanno portato alle dimissioni dei cinque consiglieri “laici” e, finalmente, a fine anno, l’elezione del nuovo cda. Nel frattempo si era verificato il crollo dell’ultima colonnina di destra dal sagrato del Duomo che ha destato preoccupazione sullo stato di tutti gli elementi architettonici della cattedrale in una situazione di estrema incertezza amministrativa e immobilismo dell’Opera del Duomo”.

Di qui l'interrogazione presentata al Ministro in cui si chiede se "sia a conoscenza dei fatti esposti e se intenda valutare l'effettuazione di attività ispettive per determinare se le procedure seguite per l'individuazione e nomina dei membri del consiglio di amministrazione siano avvenute nel pieno rispetto delle disposizioni di legge e dello statuto dell'ente opera del duomo di Orvieto, anche in ordine al requisito della residenza fin da quando abbiano ricoperto la carica di consigliere nell'attuale ovvero in precedenti consigli di amministrazione, valutando un controllo retroattivo della regolarità fino a 10 anni, in base ai termini di prescrizione ordinaria."


 

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Il Messaggero