NOCERA UMBRA - Al termine di una complessa attività d’indagine i militari della Stazione Carabinieri di Nocera Umbra hanno deferito alla competente autorità...
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TRUFFA
Brutta truffa per un giovane di Nocera Umbra. I Carabinieri della Stazione di Nocera Umbra hanno scoperto e denunciato un uomo di 30 anni residente in Campania responsabile dell’ennesima truffa on line nell’acquisto di beni, di fatto mai consegnati. Al termine di un’attività investigativa sui reati informatici hanno scoperto e denunciato un uomo di 30 anni italiano residente in Campania per truffa ai danni di un giovane nocerino, il quale si era mostrato interessato all’acquisto di una telecamera su un portale web specializzato. La vittima ha versato quindi la somma di 200 euro circa su una carta di credito prepagata, indicatagli a seguito dei preliminari contatti con l’inserzionista, il quale, dopo aver incassato il denaro, si rendeva irreperibile. L’attività d’indagine è ancora in corso sia per identificare eventuali altri complici sia per individuare ulteriori truffe con il medesimo modus operandi.
RICETTAZIONE
Ritrovata tutta la refurtiva – una palestra in casa. I militari della Stazione di Nocera Umbra, hanno intensificato i controlli sul territorio, ponendo particolare attenzione alle zone rurali dove maggiormente si consumano i reati predatori. Proprio nei giorni appena trascorsi sono stati recuperati dai militari di Nocera Umbra, impegnati in un mirato servizio di controllo del territorio per la prevenzione e repressione dei furti, varia attrezzatura per pesistica, che risultava essere stata rubata presso una locale palestra negli scorsi anni. Al termine di un’attività investigativa e di alcune informazioni acquisite nell’ambiente delle palestre hanno scoperto e denunciato un uomo di 40 anni per il reato di ricettazione. Nella sua abitazione aveva allestito una vera e propria palestra. L’attrezzatura rinvenuta è stata restituita al legittimo proprietario, incredulo del ritrovamento visto che il furto era avvenuto nel 2012.
L’attività d’indagine è ancora in corso per identificare eventuali altri complici. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero