Noa sold out, all'anfiteatro Romano per festeggiare i trent'anni della Fondazione Carit

Noa sold out, all'anfiteatro Romano per festeggiare i trent'anni della Fondazione Carit
TERNI -Anteprima sold out. Il concerto di Noa,  stasera alle ore 21, organizzato per festeggiare i trent’anni della Fondazione Carit, che inaugura di fatto il...

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TERNI -Anteprima sold out. Il concerto di Noa,  stasera alle ore 21, organizzato per festeggiare i trent’anni della Fondazione Carit, che inaugura di fatto il cartellone di “Visioninmusica summer edition”, non ha avuto bisogno di grosse presentazioni: è bastato far girare la foto della cantante israeliana per riempire l’anfiteatro Romano. Che quest’anno torna ad ospitare 950 spettatori. «Il dato ci entusiasma, ci spinge a fare sempre meglio, ci fa pensare che inseguire la migliore musica cross-over in ambito internazionale, sia vincente». Silvia Alunni, direttrice artistica di Visioninmusica, ricorda che per le limitazioni imposte dal Covid, lo scorso anno il sold out si faceva con 434 biglietti venduti. E che tornare a riempire un luogo della cultura tanto caro ai ternani, come l’anfiteatro, sia sinonimo di due cose: della voglia di assistere ai concerti dal vivo (da parte del pubblico) e delle proposte in cartellone (da parte di Visioninmusica). Achinoam Nini - vero nome di Noa, che significa "portatrice di pace” - celebrerà i trent’anni della sua carriera internazionale, nel concerto di martedì 28 giugno a TerniCon lei, sul palco, Gil Dor alla chitarra, Omri Abramov a basso e sax, Gadi Seri alle percussioni. Il concerto si snoderà fra passato e presente, con le hit come "Beautiful that way", colonna sonora de "La vita è bella", fino agli ultimi album "Letters to Bach" e "Afterallogy" (letteralmente “Dopotutto”, scritto durante la pandemia). L’amore, la compassione, l’incontro fra le religioni sono temi che la pluripremiata cantautrice, poetessa, compositrice, percussionista e ambasciatrice Fao, ha affrontato da sempre. Amatissima e mamma di tre bambini, la scorsa estate ci ha regalato un tormentone, con "Makumba". Ora i fan tornano ad applaudirla dal vivo, a Terni. «Dopo gli anni sciagurati della pandemia - rivela Noa - rimane l’ammirazione per la musica, l’amore per l’umanità, la considerazione del valore dell’amicizia e del legame professionale, la curiosità e la passione». Lo dice e lo trasmette con i testi del suo ultimo lavoro (Afterallogy).


Ad aprire la stagione in abbonamento di Visioninmusica, mercoledì 29 sempre all’anfiteatro, Alfredo Rodriguez trio. «Prodotto da Quincy Jones, Rodriguez – spiega Silvia Alunni– ha calcato i più prestigiosi palcoscenici del jazz mondiale, dal Newport jazz festival al North Sea, passando per Jazz in Marciac, fino a Umbria Jazz e Jazz à Vienne. Artista cubano dal talento eccezionale e dal portentoso stile pianistico, nella sua musica la critica ritrova gli echi di almeno tre leggendari pianisti jazz: Keith Jarret, Thelonious Monk e Art Tatum. Insieme a lui suoneranno Michael Olivera alla batteria e Yarel Hernandez al basso».

Il giorno seguente, giovedì 30, sarà la volta di Kinga Głyk. «Una delle migliori bassiste della nuova generazione, un talento straordinario che percuote e pizzica le corde del suo basso generando un sound unico, intenso ed evocativo». Chiude la seconda edizione del Summer festival di Visioninmusica, il primo luglio, il chitarrista Paul Gilbert. «Innovatore e virtuoso della tecnica ‘shredding’ e menzionato da Guitar World tra i cinquanta chitarristi più veloci di tutti i tempi. Gilbert – segnala la direttrice artistica – ha scelto di suonare una selezione del suo miglior repertorio insieme a due dei musicisti italiani con cui ama particolarmente condividere il palco, Marco Galiero e Antonio Muto. Insieme a loro anche Emi Gilbert, sua moglie, alle tastiere». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero