Perugia, i libri sono fatti per viaggiare: meglio se in un disco volante

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PERUGIA - Una biblioteca ma anche un’attrazione turistica. Tra le “nove più innovative al mondo”, la terza in Europa tra quelle che «mantengono viva...

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PERUGIA - Una biblioteca ma anche un’attrazione turistica. Tra le “nove più innovative al mondo”, la terza in Europa tra quelle che «mantengono viva la magia della lettura». È la biblioteca Sandro Penna di San Sisto a cui questo primato è stato riconosciuto addirittura da Newsweek: il settimanale americano, infatti, in un articolo di Laura Powers ha inserito la felice intuizione dell’architetto Italo Rota tra le «biblioteche che utilizzano un’architettura unica per incoraggiare i visitatori a esplorare gli scaffali e a mettersi giù con un nuovo libro». Merito della sua unicità «in un paese noto per l’architettura classica e gli edifici storici – scrive infatti Newsweek -, la biblioteca Sandro Penna si distingue per la sua estetica moderna. Ospitando libri e multimedia, questa biblioteca è stata costruita nel 2004, prende il nome da un poeta locale ed è facilmente identificabile dal suo piano circolare in vetro rosa che ricorda un disco volante». E così, dopo essere rientrata, nel 2015, nella lista delle dieci biblioteche più stravaganti al mondo, da ieri la Sandro Penna riceve anche la citazione come una delle più innovative, insieme a strutture messicane, americane, giapponesi e, in Europa, a una tedesca e una bulgara. Un bel biglietto da visita anche per i turisti e per mettere a tacere dopo quasi 16 anni le polemiche che la volevano fuori contesto e “pugno nell’occhio” in mezzo a San Sisto. In cui, invece, negli anni è diventata un punto nodale, elemento visibile e riconoscibile, oltre che punto di riferimento del patrimonio librario della città.

«Siamo orgogliosi di questo riconoscimento - conferma Nicoletta Mencarini, referente della biblioteca Sandro Penna -, è un onore per noi rappresentare l’Italia con la nostra struttura che valorizza un intero quartiere, ha un intrinseco valore architettonico e artistico e per cui riceviamo richieste di informazioni anche dai turisti pronti ad arrivare a Perugia. Mentre gli studenti l’hanno da tempo promossa come la biblioteca “più amata della città”, anche per il suo essere particolarmente confortevole».

Biblioteca comunale, tre piani, quasi ventimila volumi - compreso il fondo Sereni, circa mille libri donati dalla scrittrice Clara Sereni -, una collezione di dischi in vinile, un’attenzione particolare dedicata ai piccolissimi e alle loro famiglie, con titoli comunque attenti alle esigenze di diverse generazioni e un’offerta ricca soprattutto nel settore della narrativa. Cinquanta posti lettura, wifi free, ospita anche laboratori, letture, animazioni e progetti di promozione della lettura rivolti alle scuole, tutto reso più piacevole dai colori degli arredi e dalla luce che filtra dai grandi vetri rosa regalando un’atmosfera rilassante. Insomma, una piccola oasi culturale davvero sotto casa, riscoperta dalla stampa americana. Che così interpreta forse l’idea di Rota. I libri servono a viaggiare e a scoprire il mondo: quale modo migliore di farlo in disco volante? Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero