La protesta di un ristoratore fa il pranzo di Natale: «Per far capire quanto tempo abbiamo perso»

La protesta di un ristoratore fa il pranzo di Natale: «Per far capire quanto tempo abbiamo perso»
TERNI Un Natale posticipato al giorno della festa della mamma. In uno storico ristorante di Miranda, nei pressi di Terni. Un posto e un panorama a dir poco da favola. Insomma,...

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TERNI Un Natale posticipato al giorno della festa della mamma. In uno storico ristorante di Miranda, nei pressi di Terni. Un posto e un panorama a dir poco da favola. Insomma, l’idea di festeggiare ieri 9 maggio, il Natale, a distanza di cinque mesi, è di Mario Isola un ristoratore ternano di vecchia data. Come dire, si riparte da dove ci si era fermati. «Proprio così. Ci hanno fatto chiudere quattro giorni prima del Natale e dal quel giorno, che ci ha messo in ginocchio, mi sono ripromesso che appena ce lo avrebbero consentito avremmo ricordato con una giornata speciale il Natale – spiega Mario Isola - E quale giorno migliore della festa della Mamma?» L’idea, di sicuro molto originale, ha fatto breccia tra i suoi vecchi clienti e ieri sia a pranzo che a cena il locale si è riempito - all’aperto si intende - rispettando tutte le norme di sicurezza a cominciare dalle mascherine e dal distanziamento. 


«In realtà a noi ristoratori, che restiamo i più penalizzati della situazione, hanno dato quello che si chiama un contentino. Chiudere alle 22 significa non avere nessuno a cena – aggiunge con rammarico Mario Isola – meglio l’aperitivo appena usciti dal lavoro: è normale e si capisce. Io ormai lavoro solo il venerdì, il sabato e la domenica, soprattutto a pranzo, e così è davvero difficile andare avanti, ma io non mi arrendo. Amo troppo il mio lavoro e la mia clientela che non voglio deludere. Anzi, insieme stiamo pensando di festeggiare anche il capodanno!». 
Anche lo staff del ristorante di Miranda è sulla stessa lunghezza d’onda. La voglia di tornare alla normalità è tanta. «Natale significa amore, speranza e quindi l’augurio è che presto vinceremo questa pandemia e che quindi si possa tutti tornare ad una vita normale – dice Gianmarco Palenga, uno dei camerieri – Le chiusure totali non hanno penalizzato solo la grande ristorazione, ma anche, e soprattutto, quelle piccole e quindi chi lavora per vivere».

Ieri, comunque, a Miranda si respirava davvero l’aria di Natale. In mezzo ai tavoli anche tanto ottimismo, leggerezza, ma sempre con tanta cautela. «E’ vero. Tutto molto bello ma non dobbiamo assolutamente abbassare la guardia – ribadisce Gianna Sorgenti, una cliente da sempre del ristorante – con grande piacere siamo tornati in questo luogo magnifico dove si può ammirare l’unico e magnifico panorama della conca ternana. Noi, qui siamo di casa e Mario, il titolare del locale, per noi è più che un amico. Oggi è stato proprio un ritorno alla vita». 
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Il Messaggero