Parte il festival “Alchimie e Linguaggi di donne”

ideatrice e curatrice del festival Esther Basile
Conta ormai ben tredici edizioni il festival della letteratura, poesia, saggistica “Alchimie e Linguaggi di donne”, iniziato oggi (17 settembre): il parterre è...

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Conta ormai ben tredici edizioni il festival della letteratura, poesia, saggistica “Alchimie e Linguaggi di donne”, iniziato oggi (17 settembre): il parterre è pieno di ospiti illustri e ottime presenze, provenienti da ogni parte d'Italia, dalla Sicilia, alla Toscana, al Trentino Alto Aldige ed altro,  per parlare su “La logica del Futuro”. Il Festival organizzato a cura dell’associazione Eleonora Pimentel di Napoli è patrocinato e sostenuto dalla Regione, dal Comune e dall’Istituto Italiano Studi Filosofici di Napoli.

“Un’edizione non scontata quella di quest’anno, in cui l’emergenza sanitaria ha messo a dura prova la capacità organizzativa degli Enti e delle Associazioni” afferma l’assessore alla cultura del Comune di Narni Lorenzo Lucarelli, che aggiunge: “Nonostante le difficoltà e nel rispetto delle norme di prevenzione e sicurezza previste per il contrasto del covid, siamo riusciti a garantire un evento che è diventato ormai un appuntamento atteso da tante Autrici ed appassionati della letteratura e della filosofia, sul territorio nazionale e che rappresenta un interessante spazio culturale e di confronto, anche sulle dinamiche sociali contingenti, che arricchisce la nostra comunità e ci apre verso tante realtà diverse e poliedriche”. “Inoltre - aggiunge l’assessore - senza peccare di presunzione, abbiamo l’ambizione di aggiungere ogni anno un tassello importante al nostro progetto di costruzione di una cultura del dialogo, del rispetto, della valorizzazione del pensiero e dei talenti delle donne”.
Il programma, anche quest’anno è particolarmente interessante e vede la partecipazione, tra gli altri, di Autrici come Sandra Petrignani, Wanda Marasco, Giuliana Sgrena, Maria Rosa Cutrufelli e Chiara Ingrao. Non mancheranno il Poeta Elio Pecora, Vittoria Franco ed attrici del calibro di Anna Maria Ackermann e Milena Vokotic. L’intrattenimento musicale sarà curato dai musicisti Nicola Rando e dalla cantante Daniela innamorati.
Presenti e interlocutrici le Giornaliste Carmela Maietta de “Il Mattino” - Tiziana Bartolini direttrice della storica rivista “Noi Donne”. Direttrice artistica con le sue pregevoli Mostre Fotografiche la Dott.ssa Maria Rosaria Rubulotta. La ideatrice e curatrice del festival Esther Basile, che presenterà il suo ultimo libro “Preziose tessitrici di parole”, esprime grande soddisfazione per la possibilità di realizzare l’evento e ringrazia la Giunta regionale dell’Umbria ed il Comune di Narni per il sostegno ricevuto “E’ bello potersi ritrovare nonostante le difficoltà dell’emergenza sanitaria che ci hanno visti confinati in questi mesi nelle rispettive città. Quello del Festival di Narni è diventato ormai un appuntamento imprescindibile ogni anno, che abbiamo avuto l’onore di rappresentare anche in altre realtà molto importanti come ad esempio il Salone del libro di Torino. E’ un lavoro che in questi anni abbiamo portato avanti con grande tenacia e convinzione, per amore della cultura e del dialogo e che ogni volta ci riempie di grandi soddisfazioni. Ci tengo a ringraziare tutti i nostri sostenitori, a partire dalla città di Narni, che ci ospita, alla Regione Umbria, all’Istituto Italiano Studi filosofici di Napoli, alle tante amiche ed amici che ci seguono da ormai tredici anni, in questo viaggio straordinario che ha creato e continua creare legami ed alchimie oltre lo spazio ed il tempo.
Oggi aver Ideato un Festival di questa valenza significa pima di tutto analizzare la contemporaneità e fare riferimento alle scrittrici e alle Filosofe del 900’ come Simone Weil o ad Hanna Arendt o Maria Zambrano solo per fare qualche esempio.
La teoria filosofica e politica di Hannah Arendt permane nel dibattito intellettuale contemporaneo, in quanto sempre capace di fornire chiavi interpretative della sfera politica e sociale attuale. L’interesse per le tematiche politiche è la stretta conseguenza della sua vita e della sua esperienza di ebrea, esiliata, pensatrice, in un cosmo intellettuale maschile, in tempi bui, in cui ogni individuo ha smarrito la propria analitica capacità.    
Tale inclinazione alla comprensione rende il suo pensiero di estrema attualità in quanto anche oggi è necessario interrogarsi sul mondo e sulle sue dinamiche politiche e sociali al fine di garantire la coesistenza di tutti gli individui nella sfera pubblica. 
Tra le varie interpretazioni della teoria arendtiana risalta quella attuata dal pensiero di genere, che vede nella sua filosofia politica una base teorica per la rivendicazione dei diritti femminili.
Tutte le Filosofe che ho nominato si interrogano sui termini donna, identità, esperienza portando ad un cambiamento nell’approccio di un pensiero parallelo. Le rappresentanti del pensiero di genere si chiedono: «Dove sono collocate le donne nella sua teoria politica? Qual è il loro ruolo, la loro responsabilità e quale valore è dato alle proprie uniche qualità, sfere, attività o punti di vista?»  Per non tradire il suo pensiero è necessario fare una distinzione tra le interpretazioni della Arendt nel pensiero femminile: se si cerca nel suo pensiero la questione femminista o se si applica la questione arendtiana al femminismo.
Le scrittrici come Dacia Maraini e le altre amiche che si sono succedute al Festival come anche le Archiviste e la Società delle Letterate e Filosofe hanno contribuito ad arricchire la nostra valutazione del presente, comunicandoci il nostro essere al mondo”. 

Sarà presente anche la poeta Gabriella Sica con il gruppo delle poetesse Tenda Berbera curato da Rita Felerico. Anche  quest’anno  il mondo della cultura che intesse una rete di saperi e confronti con esperienze di dialogo aperto  con  Rossella Del Prete, Maria Antonietta Selvaggio, Pasquale Gallo, Zaccaria Gallo, Adriana Assini, Silvana Leali, Roberto Masi, Gabriele Lastrucci, Nicola Russo, Grazia Pulvirenti, Carolina Pulsoni, Carmen Dinota, Carla Arconte, Gioconda Marinelli, Enrico Palazzi, Luisa Festa, Daniela Matronola, Marilina Giaquinta e le tante altre presenze di studiose che hanno reso possibile una Utopia. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero